RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO ESTERO
Anche se non esiste una definizione universalmente accettata, una ristrutturazione del debito estero può essere definita come la procedura che uno Stato sovrano può avviare quando è impossibilitato a far fronte alle proprie obbligazioni e ai prestiti ricevuti. Essa prevede un accordo in cui le scadenze, il periodo di garanzia e i tassi, che rappresentano le condizioni originarie di un prestito, vengono appunto “ristrutturate” per attenuare l'onere del debitore. La riorganizzazione del debito è infatti vincolata e subordinata alla stipula di questi tipi di accordi con i Paesi creditori nelle sedi preposte (vedi Club Parigi, Club di Londra, Fondo Monetario Internazionale - FMI).
Si possono generalmente distinguere due tipi di ristrutturazione del debito:
- riscadenzamento del debito: può essere definito come un allungamento delle scadenze del vecchio debito, eventualmente, con tassi d’interesse più bassi e prevedendo tempi di pagamenti contrattuali più lunghi;
- riduzione del debito: può essere definita come una riduzione del valore nominale del debito.
Redattore: Giovanni AVERSA