FISCAL COMPACT

Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance nell'unione economica e monetaria - Tscg, è un accordo di diritto internazionale, sottoscritto il 2 marzo 2012 da venticinque Stati membri, tutti ad eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca ed entrato in vigore il 1 gennaio 2013, grazie alla ratifica di dodici Stati membri, tra cui l'Italia. Per tali ragioni il Trattato può essere considerato l'esito di un processo di integrazione differenziata. Il Trattato è stato adottato sulla base della modifica dell'articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, avvenuta con decisione del Consiglio dell'UE e prevede l'obbligo del pareggio di bilancio, stabilendo multe severe per chi non lo rispetta. Si tratta di una rafforzata disciplina fiscale ed una più stretta sorveglianza sull'Eurozona, disegnando un percorso a tappe forzate per la diminuzione del debito pubblico, che dovrà scendere di un ventesimo l'anno, mentre il deficit strutturale governativo non potrà superare lo 0,5% del Pil a prezzi di mercato. Gli stati membri dovranno anche essere in linea con gli obiettivi di medio-termine come definiti dal Patto di stabilità e di crescita. Il criterio di equilibrio del budget deve essere introdotto nei sistemi legali nazionali a livello costituzionale entro un anno dall'entrata in vigore del Trattato. La ratifica del Fiscal Compact inoltre è condizione essenziale per l'accesso all'assistenza finanziaria del MES. Relativamente alla governance nella zona Euro, si prevede l'istituzione di un organismo, il Vertice euro (Euro Summit), del quale sono membri capi di stato o di governo delle parti contraenti la cui moneta è l'euro, insieme al presidente della Commissione e alle cui riunioni è stabilmente invitato il presidente della Bce e possono esserlo il presidente del Pe e dell'Eurogruppo.

Link: european-council.europa.eu

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