ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE) (ENCICLOPEDIA)

(Si veda anche voce del Dizionario:Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - OCSE)

1. Storia ed obiettivi
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico nasce ufficialmente nel 1947 con il nome di Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica (OECE) con l’obiettivo prioritario di dar vita alla ricostruzione postbellica dell'economia europea, usufruendo al meglio degli aiuti statunitensi dell’European Recovery Program, meglio conosciuto come Piano Marshall.
La firma della prima convenzione per la cooperazione ed il coordinamento in materia economica tra le nazioni europee risale all’aprile del 1948. Tale convenzione, entrata in vigore soltanto il 28 luglio dello stesso anno, è stata ratificata da 16 stati europei: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Svizzera, Turchia. La Germania e la Spagna aderirono più tardi, nel 1959.
L’OCSE, sorta con lo scopo di diventare un’organizzazione permanente per la cooperazione economica, stabilì il suo quartier generale a Chateau de la Muette a Parigi ed iniziò la sua attività in accordo ai seguenti principi:
- promuovere la cooperazione tra gli stati membri e i programmi nazionali per la ricostruzione dell’Europa;
- sviluppare i mercati europei attraverso la riduzione di tariffe e barriere all’espansione dei mercati;
- studiare le reali possibilità di creare un’unica area per il libero scambio;
- studiare un adeguato sistema multilaterale di pagamenti e raggiungere condizioni ottimale per un miglior impiego della forza lavoro.
Con l’obiettivo di creare una vera e propria unione economica tra gli stati aderenti, nasce il 14 dicembre 1960, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ed entra in vigore il 30 Settembre 1961, sostituendo di fatto l'OECE. Oltre ai paesi che in precedenza avevano aderito all'OECE, dal 1961 ne fanno parte anche Canada e Stati Uniti e, nel corso degli anni, hanno aderito all’Organizzazione anche Giappone (1964), Finlandia (1969), Australia (1971), Nuova Zelanda (1973), Messico (1994), Corea del Sud (1996); più tardi anche altri paesi quali Repubblica Ceca (1995), Polonia (1996), Ungheria (1996), Slovacchia (2000) aderirono all'organizzazione. In un protocollo supplementare alla Convenzione siglata nel 1961, i paesi firmatari decisero all’unanimità che la Comunità Europea, attraverso la Commissione Europea, poteva partecipare ai lavori dell’OCSE; tale partecipazione andava ben al di là dall’ottenere il semplice status di osservatore e di fatto gli accordava lo status di quasi membro.
Il compito principale dell'OCSE consiste nell’agevolare il raggiungimento dei più alti livelli di crescita nelle economie dei paesi membri, l'espansione dell'occupazione e il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione; tutto ciò cercando di mantenere la stabilità finanziaria, con l’obiettivo di contribuire alla crescita dell'economia mondiale e all'estensione del commercio mondiale su basi multilaterali e non discriminatorie. Per partecipare in maniera attiva allo sviluppo dell’economia mondiale, l’Organizzazione ha progressivamente esteso la sua attenzione ad un crescente numero di altri paesi non membri, in aggiunta ai trenta già aderenti, al fine di condividere le sue competenze specializzate e le esperienze raccolte nel corso del tempo, con più di settanta paesi in via di sviluppo e con economie dei mercati emergenti.Nel maggio 2007, inoltre, i paesi OCSE hanno invitato Cile, Estonia, Israele, Russia e Slovenia ad aprire trattative per l'adesione all'Organizzazione e manifestato la volontà di aumentare gli sforzi per una possibile futura partecipazione di Brasile, Sud Africa, Cina, India ed Indonesia.

2. Strumenti per il raggiungimento degli obiettivi
L’OCSE persegue i suoi obiettivi attraverso strumenti ed attività di varia natura, quali la predisposizione di intese con valore vincolante e di convenzioni, raccolta ed armonizzazione di dati, elaborazione di studi nazionali e comparativi, esami-paese secondo il metodo della "peer review", o valutazione da parte di esperti, attività preparatoria seguita da incontri internazionali, definizione di linee guida e coordinamento delle politiche di cooperazione allo sviluppo attraverso il Comitato di Aiuto allo Sviluppo.
Al fine di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati dall'OCSE, è indispensabile da parte degli stati membri utilizzare in modo adeguato le risorse disponibili, promuovere la ricerca scientifica e la formazione professionale, tentare di raggiungere una crescita economica e una stabilità finanziaria ottimale, cosi come impegnarsi ad eliminare ogni tipo di ostacolo per lo scambio di beni e servizi e per i movimenti di capitali. Attraverso l'erogazione di capitale, l'assistenza tecnologica e l'allargamento dei mercati, i paesi membri si impegnano inoltre, a fornire assistenza ai paesi meno sviluppati; gli stati aderenti, lavorando costantemente in stretta collaborazione tra loro su progetti comuni, mettono a disposizione dell'OCSE tutte le informazioni e i dati in loro possesso, indispensabili per l’adempimento delle sue funzioni. Oggi l'OCSE si occupa da vicino di numerosi argomenti su scala mondiale quali l’educazione, la scienza, l’agricoltura e gli affari fiscali, anche se indubbiamente le principali attività svolte rimangono la cooperazione economica, la liberalizzazione delle merci, delle transazioni e dei capitali invisibili.

3. Struttura organizzativa
La struttura istituzionale dell'organizzazione comprende un Consiglio, composto da un rappresentante per ogni paese e un delegato della Commissione Europea, circa 200 Comitati costituiti dai rappresentanti dei singoli paesi membri e basati su specifiche aree di lavoro quali, economia, commercio, scienza, occupazione, educazione e mercati finanziari, e dal Segretariato a capo del quale vi è il Segretario generale.
Tutti i paesi sono rappresentati nel Consiglio, che per questo è l’autorità più influente dell’amministrazione dell’OCSE; tale organo ha il compito di nominare un presidente e due vice-presidenti ogni anno. Qualsiasi tipo di decisione o raccomandazione è soggetta all’approvazione di tutti gli stati membri, sono ammesse eccezioni soltanto in casi straordinari e accettati all’unanimità dai membri del Consiglio. In caso di astensione, il paese che non ha espresso il suo voto non è vincolato alla decisione presa; in particolare, tale clausola incoraggia i paesi a non partecipare al voto senza avere un interesse specifico in materia.
Le singole Commissioni si riuniscono ogni anno intervenendo e partecipando al lavoro del Segretariato. I membri di tali gruppi di lavoro sono costituiti solitamente da esperti delle materie prese in esame provenienti sia da paesi membri che non membri.
Altro importante organo è il Segretariato, strutturato in Direzioni Generali. Il Segretariato svolge attività di coordinamento ed è responsabile del funzionamento dell’intera organizzazione; la sua funzione principale è quella di preparare il lavoro dell'Organizzazione, svolto nei Comitati dai delegati nazionali e finalizzato nel Consiglio. Il Segretario generale è nominato dal Consiglio e rimane in carica per un periodo di cinque anni, supportato e coadiuvato da più vice o assistenti segretari, anch’essi nominati dal Consiglio. Dal 1 Giugno 2006 la carica di Segretario Generale è ricoperta dal messicano Angel Gurria, subentrato al canadese Donald J. Johnston. Tale figura, inoltre, ha il dovere di partecipare alle riunioni dei rappresentanti permanenti, cosi come presenziare agli incontri dei Comitati e degli altri organismi dell’OCSE. Altri incarichi del Segretario generale riguardano lo studio preliminare per la diffusione delle direttive del Consiglio e dei Comitati, essendo egli responsabile per la loro effettiva attuazione, e la gestione delle relazioni dell’organizzazione con il resto del mondo.

4. L’OCSE e la società civile
L'OCSE riconosce il prezioso contributo della società civile al processo decisionale delle politiche governative e conferisce primaria importanza all'attività di consulenza e di dialogo con le organizzazioni che rappresentano la società civile (OSC). Il ruolo della società civile è menzionato anche nelle attività per la riduzione della povertà e per le strategie di sviluppo sostenibile, la prevenzione dei conflitti e il rafforzamento della capacità di scambi. Esiste una lunga tradizione di dialogo con la società civile nell'ambito della politica dell'ambiente, nella misura in cui le OSC sono state all'origine di una potente lobby di difesa dell'ambiente negli anni 1960-70. Il ruolo si è evoluto progressivamente dalle campagne di sensibilizzazione fino alla partecipazione decisionale e alle attività di sorveglianza. Il Comitato Consultivo Economico ed Industriale presso l'OCSE (BIAC) e la Commissione Sindacale Consultiva presso l'OCSE (TUAC) sono stati ufficialmente designati come interlocutori dalla decisione del Consiglio dell'OCSE del 1962, i quali oltre a regolamentare i rapporti dell’OCSE con le Organizzazioni non Governative, partecipano a gran parte delle attività e consultazioni a livello ministeriale.
L’OCSE mantiene inoltre delle relazioni permanenti con altri organismi internazionali, quali l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (International Labour Organization - ILO), il Fondo Monetario Internazionale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Food and Agricultural Organization - FAO) e la Banca Mondiale.

5. L’OCSE: statistiche, raccolta dati e pubblicazioni
L’OCSE costituisce da sempre una delle più grandi e più attendibili fonti di statistiche confrontabili e di dati economici e sociali; oltre a raccogliere dati, esso svolge la funzione di monitoraggio, analisi e previsione degli sviluppi economici, nonché la realizzazione di studi su cambiamenti sociali e modelli evolutivi di commercio, ambiente, agricoltura, tecnologia, tassazione ed altro ancora. L’Organizzazione oggi è una delle più grandi e apprezzate case editrici in campo economico e di politica pubblica; le sue pubblicazioni rappresentano un eccellente veicolo per la diffusione di documenti e studi, sia su carta stampata che sul web.

Bibliografia
ARMINGEO K. e BEYELER M. (2004), The OECD and European Welfare States, Edward Elgar Publishing.
CARLUCCI F. e CAVONE  F. (2004), La Grande Europa - Integrazione, Allargamento, Sviluppo, FrancoAngeli.
OECD (2008), Organisation for European Economy Co-operation, OECD website (http://www.oecd.org).
OECD HISTORICAL SERIES (1997), Explorations in OEEC History, OECD Publishing.

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