RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE

Rischio, riferito alla gestione di una banca, che la dinamica dei tasso d'interesse del mercato, legata a variabili esogene, determini, nella sequenza dei risultati economici di periodo, condizioni di livello e di variabilità non coerenti rispetto agli obiettivi programmati ed attesi. La struttura patrimoniale tipo di una banca è scomponibile in attività e passività a tasso variabile (il cui tasso d’interesse è rinegoziabile in qualsiasi momento) e in attività e passività a tasso fisso (il cui tasso d’interesse può essere rinegoziato solo a scadenza futura, più o meno prossima nel tempo). Inoltre, all’interno delle attività a tasso fisso si distinguono le attività il cui valore di mercato (Prezzo di mercato) varia in funzione delle oscillazioni dei tassi di mercato (Titolo obbligazionario) da quelle che, in virtù della loro non negoziabilità o trasferibilità, non manifestano alcuna variabilità di valore economico (prestiti contrattualmente non incorporati in titoli di credito trasferibili). Ciò premesso, è possibile isolare due diverse nozioni di rischio di tasso d’interesse. a) La prima si ricollega alle possibili variazioni in aumento o in diminuzione del valore negoziale delle obbligazioni a cedola fissa, indotte da variazioni di segno contrario dei tassi di mercato, e quindi al potenziale guadagno o perdita in conto capitale incidente sulla formazione del risultato economico di periodo. b) La seconda, invece, scaturisce dall’eventualità che la struttura temporale dell’attivo bancario, in termini di scadenze di negoziabilità dei tassi, non sia speculare rispetto a quella propria del passivo. Infatti, in linea generale, se la scadenza media ponderata dell’attivo risulta inferiore (superiore) a quella del passivo, un aumento dei tassi d’interesse di mercato provocherebbe una variazione negativa (positiva) del margine di interesse (differenza tra ricavi da interessi attivi e costi da interessi passivi) atteso in ipotesi di stabilità delle condizioni di mercato. In caso di ribasso dei tassi di mercato, la variazione del margine d’interesse risulterebbe diametralmente contraria. Il rischio di tasso d’interesse, quindi, assume anche questa seconda configurazione, diversa dalla prima per il fatto che le fluttuazioni dei tassi di mercato non interessano direttamente il conto economico della banca tramite una variazione del valore economico delle attività, ma vi influiscono in via mediata tramite la combinazione di strutture per scadenze dell’attivo e del passivo non coincidenti. Se tali strutture fossero perfettamente bilanciate, infatti, il margine di interesse sarebbe “neutrale” rispetto alle variazioni dei tassi di mercato, nell’ipotesi, peraltro restrittiva, che le variazioni dei tassi attivi e passivi abbiano uguale dimensione assoluta.

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