REGIME DOGANALE DELLE IMPORTAZIONI E DELLE ESPORTAZIONI
Il regime doganale delle importazioni e delle esportazioni è regolato dal d.m. 14.7.1990 n. 313 (e successive modificazioni e integrazioni, quali i d.m. 11.11.1992 e 29.12.1992) che riordina per la prima volta in un “testo unico” la normativa vigente. La realizzazione del mercato interno europeo e la conseguente abolizione delle frontiere doganali ha tuttavia profondamente modificato la normativa e le procedure doganali tra i Paesi membri e tra questi e i paesi terzi. In particolare, il 1°.1.1994 è entrato in vigore il “Codice doganale comunitario” (reg. CE 92/2913, in GUCE l. 19.10.1992 n. 302) e le relative norme di attuazione (reg. CE 93/2454 della Commissione, in GUCE l. 11.10.1993 n. 253). L’importanza del nuovo Codice risiede nel fatto che tali norme regolano gli interscambi con l’estero di qualsiasi operatore comunitario. La legislazione doganale italiana, contenuta nel citato TU, si applica in quanto non incompatibile con quella comunitaria, prevalente sulla nazionale. Per quanto riguarda, in particolare, gli scambi di merci comunitarie tra i paesi appartenenti all’Unione Europea, i controlli e le formalità doganali, comprese restrizioni e misure di sorveglianza, sono completamente aboliti, purché tali merci non escano dal territorio comunitario. Eccezioni sono rappresentate dalle disposizioni nazionali in tema di prodotti strategici civili e militari. La normativa comunitaria sancisce il principio della libertà delle importazioni, pur mantenendo alcune misure di vigilanza e restrizione in funzione della provenienza delle merci, distinguendo tra paesi Membri del GATT o assimilati e paesi a commercio di Stato o in transizione verso l’economia di mercato. Le importazioni da paesi Membri del GATT sono nel complesso libere e disciplinate dal reg. CE 94/518; quelle provenienti dal secondo gruppo di paesi sono sottoposte al regime stabilito dal reg. CE 94/ 519 che prevede restrizioni per taluni prodotti originari della Repubblica Popolare Cinese la cui importazione necessita di apposita licenza. Relativamente alle esportazioni, vige un regime comune a norma del quale le esportazioni della Comunità europea verso i paesi terzi sono totalmente libere. Alla normativa comunitaria in vigore permangono le eccezioni relative alla libertà di importazione dei prodotti tessili (disciplinate dai regolamenti CE 93/3030,94/ 195 e 94/517), dei prodotti siderurgici, dei prodotti derivati da fauna e flora in via di estinzione (convenzione di Washington) e dei prodotti agricoli rientranti nella politica agricola comune (v. titolo di importazione/esportazione). Per queste ultime due tipologie di merci sono mantenute anche le restrizioni all’esportazione. Ulteriore eccezione al regime comune europeo riguarda il commercio di prodotti e tecnologie dual use (ovvero suscettibili di utilizzo sia civile che militare) (v. tabelle import/export) e dei materiali d’armamento, per il cui commercio sono previsti controlli e autorizzazioni specifici. Il Codice comunitario elenca e disciplina inoltre i diversi regimi doganali: l’importazione e l’esportazione definitiva, l’importazione temporanea (perfezionamento attivo e ammissione temporanea), l’esportazione temporanea (perfezionamento passivo e temporanea esportazione per merci particolari), le merci in transito, l’immissione in depositi doganali, la trasformazione sotto controllo doganale.