PREMIO DI AVVIAMENTO
Valore versato dall’acquirente di un’impresa in funzionamento, come corrispettivo della particolare capacità dell’azienda di conseguire risultati economici positivi (v. avviamento dell’impresa). Il valore di avviamento viene anche preso in considerazione nel calcolo della quota spettante al socio uscente, in caso di estinzione del rapporto sociale. Per le società quotate in borsa l’art. 2437 c.c. rinvia al prezzo medio delle azioni nell’ultimo semestre. In questo caso, l’avviamento sarà valutato implicitamente dal mercato che dà la quotazione dei titoli. Per le altre società, invece, il valore va espressamente computato per la determinazione della quota da liquidare. Infine, la corresponsione di somme come riconoscimento o corrispettivo dell’avviamento è prevista dalla legge sull’equo canone 27.7.1978 n. 392. All’atto della cessazione dei contratti di affitto di immobili adibiti all’esercizio di attività commerciali o artigiane, il proprietario, tranne che il fatto derivi da inadempimento o disdetta del conduttore, deve versare a quest’ultimo una somma a titolo compensativo per la perdita di avviamento che l’impresa subisce a causa dell’abbandono dei locali.