PATTO DI STABILITÀ E DI CRESCITA
Fr. Pacte de stabilité et de croissance; ingl. Stability and growth pact. Concepito nel 1995, elaborato dal Consiglio europeo di Dublino del dicembre 1996 e adottato dal Consiglio europeo di Amsterdam del giugno 1997, il Patto è un accordo internazionale che definisce le regole della politica di bilancio indicate nel Trattato sull’Unione europea. Il Patto consiste di una risoluzione e di due regolamenti del Consiglio con i quali si dà attuazione alla procedura dei disavanzi eccessivi di cui all’art. 104 TCE (ex 104C) prevedendo un obiettivo a medio termine di equilibrio di bilancio, un sistema preventivo di allarme preventivo per individuare e correggere problemi di bilancio prima che questi portino il disavanzo a superare il valore di riferimento del 3% del PIL che può essere superato solo in caso di eccezionali recessioni o di gravi calamità naturali, le sanzioni dissuasive che possono essere imposte ai Paesi che presentano deficit eccessivi persistenti, le caratteristiche dei programmi di stabilità e di convergenza che devono essere predisposti dai Paesi membri. Le sanzioni si applicano solo ai Paesi dell’Eurosistema e possono variare dallo 0,2% allo 0,5% del PIL in ragione del grado di superamento del valore di riferimento (3%).