MERCATO FINANZIARIO

1. Luogo (non necessariamente fisico e puntualmente identificato) dove si realizza il trasferimento del risparmio finanziario tra settori che lo accumulano e i settori che ne fanno domanda indebitandosi per finanziarsi e la redistribuzione dei rischi economici tra agenti che ne chiedono la copertura e agenti che sono disposti ad assumerla dietro pagamento di un premio di assicurazione e, diregola, contro formazione di riserve tecniche da parte di chi si accolla il rischio. Il risparmio è il saldo tra reddito e spese correnti di un anno, cioè il reddito non utilizzato per le spese correnti. Quando le spese correnti eccedono il reddito, si ha risparmio negativo, più propriamente detto dissaving. Settori in attivo sono nell’insieme aggregato principalmente le famiglie, raramente le pubbliche amministrazioni, mai le imprese, sebbene esistono singole famiglie che si indebitano e singole amministrazioni pubbliche e singole imprese con avanzi finanziari, cioè con un risparmio di segno positivo. Dal punto di vista dello stock accumulato il risparmio finanziario consiste in attività finanziarie e dal punto di vista del suo trasferimento in prodotti denominati strumenti finanziari.

2. “Mercato finanziario” è un concetto collettivo che non esiste in qualche luogo e nemmeno come insieme di norme giuridiche uniformi. Concettualmente si suddivide in diversi rami secondo gruppi omogenei di prodotti: mercato creditizio; mercato monetario; mercato mobiliare; mercato assicurativo; mercato valutario. Nel mercato creditizio si negoziano operazioni di prestito personalizzate che non si incorporano in titoli destinati alla circolazione (comprendeil credito al consumo, il credito con garanzia ipotecaria, il factoring, le cessioni di credito pro soluto e pro solvendo, il credito commerciale incluso il forfaiting, il leasing). I crediti si distinguono in credito per cassa e credito di firma. Il mercato monetario è un tipico mercato a breve dove si negoziano principalmente strumenti di rifinanziamento delle banche. Esso è il canale principale di trasmissione delle manovre di politica monetaria. Nel mercato monetario ha un posto di rilievo il mercato interbancario (l’“interbancario”), mercato over the counter, informale fino agli inizi degli anni Novanta, poi inserito nel nostro Paese in un circuito telematico e, dal 1999, organizzato dalla e-MID (v. MID). Nel mercato mobiliare si negoziazioni strumenti finanziari standardizzati e suscettibili di circolazione (donde l’aggettivo “mobiliare”). Esso è suddiviso in mercato dei capitali (distinto a sua volta in mercato azionario e mercato del reddito fisso) e mercato degli strumenti finanziari derivati. Nel mercato assicurativo si negoziano polizze di assicurazione, cioè strumenti atti a trasferire rischi su un intermediario specializzato, la compagnia di assicurazioni, che se li accolla dietro un pagamento di un premio e li copre con il meccanismo delle riserve tecniche. Infine, nel mercato valutario (detto anche mercato dei cambi) vengono negoziate le valute estere. Altra distinzione viene fatta secondo il momento della transazione tra mercato primario e mercato secondario. Secondo il grado di regolamentazione si distinguono i mercati regolamentati dai mercati che non lo sono, o lo sono in grado minimo (v. over the counter). Tipo particolare m importante di mercato regolamentato è la borsa e, in particolare la borsa valori per gli strumenti finanziari. Da ricordare la borsa merci e le altre borse, più o meno regolamentate, per i servizi.

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