ISTITUTO NAZIONALE PER IL COMMERCIO ESTERO (ICE)
Ente di diritto pubblico, costituito nel 1926, che gode di autonomia amministrativa e finanziaria, seppure dal 1946 è posto alle dipendenze del Ministero del Commercio con l’Estero (e oggi del Ministero per le attività produttive). Il suo compito principale è quello di promuovere e sviluppare gli scambi commerciali tra l’Italia e gli altri paesi, con particolare riguardo all’esportazione dei prodotti italiani. Provvede istituzionalmente all’applicazione dei provvedimenti governativi in materia di regolamentazione degli scambi con l’estero e prende le iniziative che reputa necessarie per assicurare la protezione e la promozione del prodotto italiano all’estero. Svolge, inoltre, attività di informazione, consulenza e assistenza alle imprese che intendono operare con l’estero, oltre che attività editoriali e formative. Con la l. 18.3.1989 n. 106, è stata riordinata la sua struttura che prevede un’organizzazione centrale, con sede a Roma, e un’organizzazione periferica che si articola in uffici regionali (con sede in ogni capoluogo di Regione), uffici periferici, per i controlli di qualità di prodotti di esportazioni, e uffici all’estero in numerosi paesi. La sua attività istituzionale è finanziata dallo Stato mediante appositi stanziamenti annuali a valere sul bilancio del Ministero del Commercio con l’Estero. L’ICE ha, inoltre, entrate ordinarie derivanti dai corrispettivi per i servizi forniti agli operatori economici.