FRANCO SVIZZERO

Codice ISO: CHF. Il 17 marzo del 1799 la Repubblica Elvetica si dotava di una nuova moneta denominata franco e la definiva pari a 1,5 lire tornesi. Nasceva così il franco svizzero di 6,66 grammi di argento fino, suddiviso in 10 Batzen, ovvero 100 Rappen. Altre monete in argento furono il pezzo da 4 franchi e i pezzi da 5, da 10 e da 20 Batzen. In oro furono emessi i pezzi da 16 e da 32 franchi, mentre in lega furono battute le monete divisionarie denominate Batzen, Krouzer e Rappen. Nel 1808 una legge definì il franco svizzero equivalente a 1,5 franchi francesi e lo impose ai vari cantoni. In seguito alle guerre napoleoniche l’anarchia monetaria colpì la Svizzera. Nel 1819 fu ristabilito un minimo di ordine e 19 cantoni riconobbero il franco come unità monetaria nazionale nella vecchia equivalenza di 1,5 lire tornesi, Nel 1838 la Svizzera legò il suo sistema monetario a quello francese, basato quest’ultimo sul pezzo da 4,5 franchi in argento e suddiviso in centesimi. Nel 1850 ci fu identità tra i due sistemi monetari e dieci anni dopo una convenzione tra Francia e Svizzera portò alla definizione e all’adozione di un sistema bimetallico standard in oro e in argento (v. bimetallismo). Il franco in oro fu definito in una parità di 0,290325 grammi di fino e il franco d’argento fu emesso nel peso di 4,5 grammi di fino. Nel 1865 la Svizzera entrava nell’Unione monetaria latina insieme con la Francia, l’Italia e il Belgio, tutti paesi che avevano lo stesso sistema monetario napoleonico. Il passaggio della Germania al tallone aureo e la crisi dell’argento misero in crisi l’Unione monetaria latina e anche la Svizzera entrò in regime di gold standard, che durò fino allo scoppio della prima guerra mondiale, alla quale la Svizzera non partecipò in virtù della sua neutralità. Tuttavia la convertibilità del biglietto fu sospesa e fu ripristinata nel 1925, previo deprezzamento nel 1920 del franco oro nella misura del 22 per cento. Il ritorno al gold standard vero e proprio avvenne alla fine del 1929 con un franco che ritrovava la vecchia parità d’anteguerra. Nel 1934 fu creato il franco turistico, che ebbe vita breve, e fu posto un cambio di 15 franchi per lira sterlina. Le tensioni monetarie che tormentarono il mondo negli anni ‘30 indussero la Svizzera ad abolire nel 1934 il franco turistico e l’anno dopo a porre limiti di oscillazione di 0,190 e di 0,215 alla parità aurea del franco. Nel 1936 fu creato sull’esempio inglese e di altri paesi il Fondo di stabilizzazione dei cambi. Nel maggio del 1940 ebbe luogo la rivalutazione dello stock aureo sulla base di una parità aurea di 0,20535 grammi di fino e con un cambio di 4,5 franchi per dollaro Usa. Durante la seconda guerra mondiale e fino al 1949 una serie di controlli protesse il franco dagli attacchi della speculazione. Nel 1952 un nuovo statuto fissò la parità aurea in 0,203226 grammi di fino e quindi ne scaturì un corso di 4,37282 franchi per dollaro Usa. Nel 1954 un decreto nazionale sollevava la banca centrale dall’obbligo di convertire in oro i suoi biglietti. La parità aurea e il cambio con il dollaro non subirono mutamenti per i molti anni del funzionamento del sistema dei cambi fissi. Nel maggio del 1971 e quindi prima dello sganciamento del dollaro esterno dall’oro, la parità del franco fu rialzata a 0,21759 grammi e il cambio con il dollaro fu posto pari a 4,0841 franchi. Con i successivi avvenimenti della crisi valutaria internazionale e della crisi energetica il franco svizzero ha dapprima fluttuato entro limiti prestabiliti e in prosieguo di tempo, liberamente in funzione della domanda e dell’offerta di valuta, tendendo ad apprezzarsi nei confronti di tutte le principali valute, dollaro compreso. Il franco svizzero non ha fatto parte né del serpente monetario europeo, né dello SME e nemmeno è entrato nell’area dell’Unione Europea e quindi non partecipa a quella dell’Unione monetaria europea, madre dell’euro. Da tempo non operativo il cambio base, ovvero il cambio ufficiale, quello effettivo si è apprezzato nei confronti del dollaro e dell'Euro, salvo oscillazioni di breve momento. Il 6 settembre 2011, in seguito a diversi anni di continuo apprezzamento sull'Euro (ad agosto 2008 1,59 CHF = 1,00 EUR fino a 1,03 CHF = 1,00 EUR di 3 anni dopo), la Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha deciso di fissare un valore minimo di cambio, corrispondente ad 1,20 CHF = 1,00 EUR. Il comunicato stampa relativo alla decisione in questione riportava le seguenti parole: "Da oggi, la Banca nazionale svizzera non tollererà più un corso inferiore a 1,20 franchi per un euro sul mercato dei cambi. La BNS darà prova di tutta la determinazione necessaria per assicurare questo corso minimo ed è pronta ad acquistare divise in quantità illimitata".

 

Redattore: Umberto Fenati

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