FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE

Acr.: FESR. Il FESR (fr. Fonds européen de développement régional-FEDER; ingl. European Regional Development Fund-ERDF) è uno strumento finanziario (uno dei Fondi strutturali) della Comunità Europea previsto dall’art. 34, 3° comma, CE (ex art. 40 TCE) e istituito nel 1995. Esso è destinato al finanziamento delle correzioni dei principali squilibri regionali esistenti nella Comunità, partecipando allo sviluppo e all’adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo oltre che alla riconversione delle regioni industriali in declino. Con il Regolamento (CE) n. 1783/1999 del Parlamento europeo, del 12 luglio 1999 (ne è prevista una revisione entro il 31 dicembre 2006) è stata riformata la disciplina relativa al FESR ridefinendone le priorità e precisandone il campo d’intervento per il periodo 2000-2006. Questo regolamento si inserisce nel quadro del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio che stabilisce le disposizioni generali in materia di Fondi strutturali e definisce l’intervento del FESR nell’ambito dei nuovi obiettivi 1 e 2, della iniziativa comunitaria Interreg a favore della cooperazione transnazionale, transfrontaliera e interregionale volta a incentivare uno sviluppo armonioso, equilibrato e duraturo dello spazio comunitario nel suo insieme e dell’iniziativa comunitaria Urban in materia di rigenerazione economica e sociale delle città e dei quartieri in crisi ai fini della promozione di uno sviluppo urbano duraturo (v. Politica strutturale dell’Unione Europea; iniziative comunitarie). Il FESR contribuisce altresì alle azioni innovatrici e alle misure di assistenza tecnica, contemplate dal regolamento generale Inoltre, il FESR, al fine di ridurre lo scarto tra i livelli di sviluppo delle diverse regioni e il ritardo delle regioni o isole svantaggiate, comprese le zone rurali, contribuisce a uno sviluppo armonioso, equilibrato e durevole delle attività economiche, a un grado elevato di competitività, a un alto livello occupazionale e di protezione ambientale e alla parità tra uomini e donne. Il FESR concorre in particolare agli investimenti produttivi che permettono di creare o salvaguardare posti di lavoro durevoli; allo sviluppo del potenziale endogeno attraverso misure di sostegno alle iniziative per lo sviluppo locale e l’occupazione e alle attività delle piccole e medie imprese (PMI); agli investimenti nel settore delle infrastrutture che contribuiscono, tra l’altro, allo sviluppo e all’adeguamento strutturale e alla diversificazione, al rilancio, all’integrazione e al rinnovamento di aree economiche e comprensori industriali in declino. Più in generale, il FESR, interviene per lo sviluppo dell’ambiente produttivo, la ricerca e lo sviluppo tecnologico e della società dell’informazione, la protezione e il miglioramento dell’ambiente, la parità tra uomini e donne nel campo dell’occupazione, la cooperazione transnazionale, transfrontaliera e interregionale. L’art. 162 CE (ex 130E TCE) sancisce che le decisioni relative all’applicazione del FESR sono adottate dal Consiglio che delibera secondo la procedura di codecisione di cui all’art. 251 CE (ex art. 189B TCE), previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, e non più secondo la procedura di cooperazione di cui all’ex art. 189C TCE ora art. 252 CE.

Iniziativa comunitaria Leader. La sezione Orientamento finanzia anche le attività dell’iniziativa Leader.

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