FEDERAL FUNDS
di riserva costituiti dalle banche statunitensi sotto forma di depositi presso il Federal Reserve System. Fin dagli anni Venti sono oggetto di scambio tra le banche, a fini di aggiustamento delle rispettive posizioni di tesoreria e rappresentano un elemento chiave del mercato monetario. In origine le negoziazioni riguardavano solo le banche membre del Federal Reserve System, ma in seguito si sono estese anche alle altre banche e agli intermediari non bancari che mantengono riserve presso di essa. I Federal funds sono per definizione fondi immediatamente disponibili, cioè fondi potenzialmente prelevabili o consegnabili nello stesso giorno lavorativo; molti di questi sono overnight, ossia riguardano operazioni che nascono e si estinguono da un giorno all’altro, sebbene siano diffuse anche scadenze più lunghe (comunque non superiori a 90 giorni). Le passività bancarie costituite da tali fondi sono esenti da obblighi di riserva, così come da qualsiasi normativa che fissi i tassi passivi massimi da applicare alla clientela. Il tasso d’interesse applicato (Federal funds rate), stabilito quotidianamente dal Federal Reserve System in funzione della domanda del mercato e dei propri obiettivi di politica i monetaria, svolge funzioni di tasso pivot, simili a quelle che erano svolte dal tasso di sconto italiano.