EURODOLLARI
Crediti e debiti in dollari esistenti e negoziati al di fuori del mercato domestico statunitense. L’etimologia del termine viene fatta risalire, secondo alcuni, all’abbreviazione telegrafica “Eurobank” della banca francese Banque Commerciale pour l’Europe du Nord, che fu la prima, negli anni della “guerra fredda”, a “ripiazzare” presso banche inglesi i depositi in dollari detenuti dalle autorità sovietiche presso il sistema bancario statunitense, nel timore di un provvedimento di confisca in caso di conflitto con gli Stati Uniti. Tali banche utilizzarono i depositi in questione per operazioni di credito, dando così origine al mercato dell’eurodollaro, il quale annovera, fra i fattori che ne hanno alimentato lo sviluppo, l’assenza di regolamentazione circa le condizioni di deposito e prestito, l’inesistenza dell’obbligo delle riserve, l’effetto pieno del moltiplicatore creditizio ed il continuo deficit della bilancia dei pagamenti statunitense.