EURO-COMMERCIAL PAPERS
Strumenti di indebitamento assimilabili per caratteristiche tecniche alla commercial paper, emessi sull’Euromercato e liberamente negoziabili. Un euro-commercial paper consiste in una promessa di pagamento non garantita incorporata in un effetto cambiario, emesso al portatore (normalmente non in connessione a transazioni specifiche) sul mercato direttamente dalla società emittente ovvero tramite intermediari specializzati generalmente riuniti in consorzio. Le emissioni di euro-commercial papers, a differenza delle emissioni di euro-notes, nascono dalle esigenze e dall’iniziativa dei prenditori di fondi che ritengono di poter prescindere dall’intervento di un consorzio di garanzia per il collocamento dei propri effetti. Esse non sono, quindi, assistite da alcun impegno di sottoscrizione a fermo. La durata è generalmente compresa fra i 7 giorni e l’anno e gli effetti possono essere rinnovabili a scadenza o meno; il tasso d’interesse viene fissato sulla base di un tasso di riferimento generalmente pari al LIMEAN, ossia alla media tra LIBOR e LIBID, ed è quindi di norma inferiore al tasso base praticato sui prestiti tradizionali erogati in forma consortile. Anche lo spread è piuttosto contenuto e varia in funzione della natura dell’emittente. Pur trattandosi di un’operazione sostanzialmente a breve termine, l’emissione avviene in genere nell’ambito di un programma di finanziamento a medio termine (euro-commercial paper program), organizzato per conto del cliente da un intermediario finanziario che può essere una investment bank o una banca commerciale. Tale programma può prevedere: lo studio di un piano di finanziamento mediante emissioni di carta commerciale nel medio periodo; l’introduzione del cliente sul mercato delle euro commerciai papers; l’impegno di collocamento per gli effetti che può essere “al meglio” o a prezzo fisso; l’eventuale negoziazione di una linea di credito stand-by che garantisca la copertura del finanziamento richiesto dal cliente nel medio periodo. Il costo totale dell’operazione di finanziamento è inferiore al costo dei prestiti bancari tradizionali, giacché le commissioni sono ridotte al minimo e non di rado le investment banks americane organizzano gratuitamente l’emissione per la clientela migliore. Gli emittenti sono comunque compresi nella fascia dei prenditori di fondi maggiormente quotati: si tratta di organismi sovranazionali, dei Governi dei paesi dell’Europa occidentale e di imprese o società finanziarie pubbliche o parastatali, mentre tra le aziende private solo le più importanti hanno accesso al mercato. Per queste categorie di operatori le eurocommercial papers rappresentano uno strumento più flessibile delle euro-notes, la cui emissione è vincolata nell’importo, nella scadenza e nel taglio agli accordi presi con il consorzio dei sottoscrittori e più agevolmente pianificabile di un’emissione di carta commerciale sul mercato domestico statunitense, per la quale occorre una lunga documentazione oltre che la richiesta del rating per l’emittente. Per quanto, quindi, i tassi d’interesse applicati nel caso della carta commerciale statunitense risultino generalmente inferiori, molti operatori privilegiano il mercato europeo per finanziarsi proprio in virtù della maggiore semplicità dell’emissione, la quale presenta tempi medi di attuazione piuttosto brevi.