DOGANA

Ufficio periferico dell’amministrazione finanziaria di uno Stato (in particolare dell’Agenzia delle Dogane) preposto al controllo del transito merci, persone e mezzi di trasporto attraverso le frontiere. Attualmente nel nostro Paese, come negli altri dell’Unione europea, le dogane operano soltanto ai confini esterni dell’Unione. Secondo l’ordinamento amministrativo italiano dei servizi doganali, il territorio è ripartito in circoscrizioni doganali comprendenti una o più dogane. Queste (che possono avere alle dipendenze una o più sezioni o posti doganali) sono dislocate lungo la linea doganale di terra e di mare, presso i punti di approdo dei laghi di confine, nell’ambito degli aeroporti internazionali e presso centri commerciali, industriali e turistici di particolare importanza sul territorio nazionale. Sono spazi doganali i locali in cui funzionano un servizio doganale e le aree sulle quali la dogana esercita la vigilanza e il controllo tramite i suoi organi diretti o avvalendosi della Guardia di Finanza. Nell’ambito di tali spazi, i funzionari doganali, per assicurare l’osservanza delle disposizioni stabilite dalle leggi in materia doganale e delle altre leggi (come quelle valutarie) la cui applicazione è demandata alle dogane, possono procedere, direttamente o a mezzo della Guardia di Finanza, a visite, ispezioni e controlli sui mezzi di trasporto e sui bagagli delle persone che circolano negli spazi stessi. Inoltre, ai medesimi fini, essi possono invitare le persone a esibire gli oggetti e i valori portati addosso. In caso di rifiuto e ove sussistano fondati motivi di sospetto, il capo del servizio può disporre, con provvedimento scritto specificamente motivato, che tali persone siano sottoposte a perquisizione personale. Compiti delle dogane sono la riscossione e lo sgravio di imposte sulle merci in entrata e in uscita, la sorveglianza e il controllo dei commerci con l’estero, controlli valutari e tecnici, la raccolta di dati statistici. La normativa comunitaria che regola gli scambi tra i Paesi dell’UE e tra questi e i Paesi terzi è stata interamente raccolta nel Codice doganale comunitario, approvato con regolamento CEE 12.10.1992 ed entrato in vigore il l.1.1994 e nel relativo regolamento di applicazione a livello comunitario o nazionale. Il Codice si applica agli scambi tra Comunità e Paesi terzi e alle merci indicate da uno dei trattati istitutivi della CECA, della CE e dell’Euratom. Le disposizioni italiane in materia si applicano in quanto non incompatibili con quelle comunitarie (v. regime doganale delle importazioni e delle esportazioni).

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