CORONA SVEDESE
Codice ISO: SEK. La Svezia ha conosciuto fin dal X secolo della nostra era molte monete, causa ed effetto di un prolungato disordine monetario, tanto che in alcuni periodi doveva circolare solola valuta di rame, indubbiamente meno costosa e quindi segno tangibile di difficoltà economiche non certo lievi. Denaro o penny, daler, penning, riksdaler, tallero, corona, oltre che il ducato in oro si sono susseguiti a causa dell’infl azione e di tentativi di creare una circolazione monetaria metallica e cartacea sana. Da ultimo, nel 1868, fu emessa la Carolina d’oro parificata a 10 franchi francesi. Nel 1872, previe precedenti intese e seguendo l’esempio dell’Unione monetaria latina, la Svezia entrò in unione monetaria con la Norvegia e con la Danimarca. Fu creata l’Unione monetaria scandinava che scelse il monometallismo aureo ed entrò subito in regime di gold standard, mediando tra la Gran Bretagna e la Germania, che con il marco d’oro aveva anch’essa scelto il regime aureo. Al vecchio krondaler svedese fu dato il nome di corona, divisa in 100 oerer. La parità aurea fu definita in 0,403226grammi di fino con un cambio di 18,16 corone per sterlina britannica. Come tutte le unioni monetarie non sorrette dall’unione politica tra gli stati membri, anche quella scandinava non resse alla prova dei fatti e nel 1905 era già in crisi profonda, come dimostrò l’uscita della Norvegia. Con lo scoppio della prima guerra mondiale anche la Svezia sospese la convertibilità della carta moneta e quando fu intempestivamente reintrodotta nel 1916 dovette essere di nuovo sospesa nel 1920. Da allora le monete d’oro non furono più emesse. Seguendo la sterlina anche la corona entrò in regime di gold bullion standard. Questo tipo di convertibilità in barre d’oro in vigore dal 1924 fu sospeso nel 1931 in seguito alla crisi della valuta britannica. La nuova quotazione risultò di 19,40 corone per sterlina, con una svalutazione del 6,41% rispetto a quella in essere nel lontano 1873. In breve la corona si era dunque mostrata come una moneta relativamente stabile. Nel settembre del 1939, con l’inizio della seconda guerra mondiale, la corona abbandonava il riferimento alla sterlina e si agganciava al dollaro, con un tasso di cambio di 4,20 corone. Durante la guerra la Svezia rimase neutrale, ma dovette ricorrere alle misure di controllo dei cambi, che furono eliminate con la fine delle ostilità. Nel 1946 la corona fu rivalutata,sicuramente per eccesso di fiducia, del 16,6% e il nuovo cambio si pose su 3,60 corone per dollaro. Ma nel 1949 la valuta svedese subiva l’effetto della svalutazione della sterlina britannica e il cambio ufficiale veniva a porsi su 5,17 corone per dollaro. Il cambio libero risultava però di 6,6 corone. La Svezia, che aveva aderito a suo tempo agli Accordi di Bretton Woods, dichiarò la parità aurea al Fondo monetario già nel 1951. Il contenuto aureo fu stabilito in 0,171783 grammi di fino, corrispondente a 5,17 corone per dollaro, alla pari cioè con il cambio del 1949. La corona rimase stabile nei confronti del dollaro fino al 1971, allorché con lo Smithsonian agreement subiva una svalutazione in termini di oro dell’1%. Tenuto conto della svalutazione del dollaro il nuovo cambio risultò di 4,56 corone. Entrata in regime di fluttuazione teoricamente libera, anche la corona subiva un processo di deprezzamento, acuitosi con la crisi valutaria internazionale che in fasi successive ha portato all’inoperatività dello SME al quale la Svezia aveva aderito. Nel periodo più difficile della crisi valutaria del 1993 il tentativo di difendere il cambio è sfociato in un rialzo un tempo inimmaginabile del tasso ufficiale di sconto. Da ultimo, con l’ingresso nella Comunità europea le sorti della corona si sono legate a quelle delle altre monete europee. Tuttavia la corona svedese non è entrata a far parte dell’Unione monetaria europea e quindi non è stata sostituita dall’euro.