CONSOLIDAMENTO DEL DEBITO PUBBLICO

Atto formale, consistente nella sistemazione definitiva nel passivo del bilancio dello Stato dei prestiti contratti da esso o da altro ente pubblico, e il cui servizio (cioè il rimborso delle rate di ammortamento del capitale e la corresponsione degli interessi) figura fra le spese ordinarie del bilancio. Due sono i metodi di consolidamento: uno speciale e l’altro generale. Nel primo, ogni singolo prestito contratto si mantiene distinto da tutti gli altri, per gli interessi e per l’ammortamento; nel secondo, i vari prestiti emessi si riuniscono nel passivo del bilancio in un solo servizio, tanto per gli interessi che per l’ammortamento. Il consolidamento dei debiti dello Stato avviene con l’iscrizione nel Gran libro del debito pubblico, istituito in Italia nel 1861, che è appunto l’insieme dei registri, distinti per categorie di debiti e per natura delle iscrizioni, nei quali sono annotati tutti i debiti dello Stato. Suole parlarsi, pertanto, di debito iscritto. Il debito consolidato si distingue in redimibile e irredimibile. Si ha il debito consolidato redimibile quando lo Stato si obbliga alla restituzione dei capitale entro un tempo determinato, secondo un piano di ammortamento stabilito dalla legge; può essere a scadenza unica, quando i titoli sono rimborsati tutti insieme alla stessa data, ovvero a scadenza graduale, quando sono rimborsati periodicamente per gruppi, solitamente mediante sorteggi annuali (in questo secondo caso, suole parlarsi di prestito ammortizzabile, in quanto è prestabilito, sin dall’emissione, il piano della sua graduale estinzione). Il debito consolidato irredimibile, detto comunemente rendita perpetua, comprende tutti i debiti che lo Stato contrae, con il solo obbligo di corrispondere regolarmente gli interessi, senza peraltro l’obbligo di restituzione del capitale a epoca determinata, ma con facoltà di effettuarla quando lo ritenesse opportuno. Allorché il prezzo della rendita diviene troppo alto, lo Stato potrà, essendosene riservato il diritto, rimborsare il prestito in tutto o in parte. Il debito irredimibile presenta per lo Stato il vantaggio di consentirgli il rimborso quando le condizioni generali lo rendano conveniente, e di non impegnarlo a rimborsi in momenti difficili. Va rilevato che la nostra legislazione riserva il termine “consolidato” ai soli debiti irredimibili; inoltre limita la portata dell’espressione “debito pubblico” ai soli prestiti pubblici permanenti, siano essi redimibili o irredimibili.

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