COMMISSIONE DI MASSIMO SCOPERTO

Commissione percentuale applicata dalle banche sul massimo scoperto e solitamente calcolata nella misura dello 0,125% per trimestre solare (o frazione). Secondo le ragioni tradizionalmente addotte per giustificarne l’applicazione, tale commissione è destinata a compensare la banca dell’onere di dover essere in grado di far fronte agli utilizzi che eventualmente superino il credito concesso (gli scoperti egli sconfinamenti di conto) e, seppur impropriamente, dell’onere di dover tenere adeguate riserve liquide commisurate al margine di credito disponibile, non ancora utilizzato dalla clientela. Tuttavia, le banche hanno la facoltà di rinunciarvi o di limitare la sua applicazione per i clienti più graditi e quando il conto presenti una movimentazione intensa. Gli usi bancari prevedono le seguenti modalità e tecniche di applicazione: facoltà per le banche di limitarla al 25% degli interessi debitori del trimestre solareo frazione, cui la commissione si riferisce; la commissione va applicata sul massimo importo debitore risultante nel trimestre, secondo la scala dei saldi giornalieri ordinati per valuta desunta dalla staffa; quando si tratti di sbilancio debitore per non oltre 10 giorni consecutivi, festivi o no, la commissione può essere omessa (i giorni devono essere conteggiati considerando i mesi secondo l’anno civile), inteso che, quando lo scoperto superi i 10 giorni consecutivi, la commissione va applicata sulla punta massima di scoperto verificatasi, indipendentemente dalla durata di tale punta; qualora un conto presenti nel corso del trimestre solare più scoperti a periodi intermittenti, di cui alcuni di durata non superiore a 10 giorni ed altri di durata superiore a 10 giorni, la commissione sul massimo scoperto può essere applicata sulla punta massima degli scoperti che abbiano avuto durata superiore a 10 giorni, indipendentemente dalla durata di tale punta, anche se il saldo preso per base è inferiore ad altro saldo massimo debitore verificatosi in un altro periodo di non oltre 10 giorni consecutivi nel corso dello stesso trimestre. La commissione rappresenta pertanto uno degli elementi che concorrono alla determinazione del costo effettivo di un conto corrente. Si consideri a questo proposito che la commissione viene addebitata ogni trimestre, e subisce pertanto l’effetto di capitalizzazione, e che, essendo calcolata sulla punta di utilizzo massimo, la sua incidenza sul costo effettivo è tanto maggiore tanto più grande è il divario fra la punta di utilizzo massimo e quello medio.

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