CARTA DI DEBITO

Denominazione collettiva dei documenti che rientrano nella categoria più generale che va sotto il nome di carta di pagamento e che sono conosciuti in pratica con i nomi di PagoBancomat (la carta di gran lunga più diffusa), TopCash (BNL), Moneta (Banca Intesa) ecc. Essi consentono al titolare di prelevare somme di denaro presso gli ATM (gli sportelli automatici delle banche) che espongono i rispettivi marchi, regolare acquisti presso negozianti muniti di POS abilitati, pagare pedaggi autostradali e altro. La carta PagoBancomat può essere anche abilitata ai circuiti internazionali Visa Electron, Cirrus, per prelievi sugli ATM esteri che espongono il marchio ec/Cirrus e sui circuiti internazionali Maestro, per pagamenti su terminali POS esercizi commerciali esteri espongono il marchio edc/Maestro (non per le altre operazioni possibili nel nostro Paese). A differenza delle carte di credito, le carte di debito prevedono l’addebito in conto corrente solitamente in tempo reale e, comunque, con la valuta del giorno dell’operazione. Le carte di debito sono emesse dalle banche e sono un documento di identificazione materialmente rappresentato da una tessera di plastica di dimensioni standard recanti impresso in chiaro il nome del titolare, un numero di codice e la data di scadenza, oltre all’indicazione dell’emittente e il logo del circuito internazionale in cui la carta è inserita. Nella tessera è inserita una banda magnetica (esperimenti con chip stanno per essere avviati nel nostro Paese) che riporta, in cifre e secondo una procedura atta ad essere decodifi cata da un terminale elettronico, tutti i dati necessari per identificare il portatore, compreso un numero identificativo segreto, il PAN. A parte viene consegnato al titolare un plico sigillato contenente un numero di codice personale segreto, PIN. Per avvalersi del servizio (che è attivo, normalmente, tutti i giorni 24 ore su 24) bisogna inserire la carta nell’apparecchiatura dell’ATM o del POS, digitare su una tastiera il codice segreto e gli elementi identificativi dell’operazione che si intende effettuare (nel caso del POS il secondo gruppo di informazioni sono generalmente inserite dal venditore). Tutte le informazioni sono trasmesse alla banca emittente della carta, la quale autorizza l’operazione dopo aver confrontato PIN e PAN e verificato la regolarità e la validità della carta.

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