BOLTON COMMITTEE
Il Committee of Inquiry on Small Firms, noto come Bolton Committee dal nome del suo presidente J. E. Bolton, venne insediato nel luglio 1969 per studiare il ruolo delle piccole imprese nell’economia nazionale, i servizi disponibili per esse, i problemi che esse incontrano e di fare delle proposte. Le piccole imprese vennero definite generalmente e non limitativamente come quellecon non più di 200 dipendenti. Nel corso dello studio dovevano essere approfonditi i temi della redditività delle piccole imprese, la disponibilità di fonti di finanziamento per esse, il ruolo che esse svolgono come innovatori e come fornitori specializzati. Il Comitato rese il suo rapporto nel settembre 1971 accompagnandolo con 16 rassegne sull’inserimento delle piccole imprese in particolari settori industriali e sull’accesso delle stesse ai finanziamenti, con raccomandazioni in materia di tassazione, diritto commerciale, sviluppo industriale e controlli pubblici. Venne anche proposto di istituire uno Small Firms Advisory Bureau, poi effettivamente realizzato dare alle piccole imprese con consulenza in materie tecniche, finanziarie e di management. Il Bolton Committee giunse, inoltre, alla conclusione che non c’erano in UK deficienze istituzionali nell’accesso al credito per le piccole imprese ed espresse l’opinione che i piccoli imprenditori e anche i loro consulenti avevano una deplorevole ignoranza sui modi e sulle fonti di finanziamento dei loro fabbisogni.. Il Comitato suggerì alle banche inglesi di pretendere per gli affidamenti dalle piccole imprese la presentazione di bilanci regolari e l’adozione di una regolare contabilità e di sistemi di budgeting. Il Comitato suggerì anche che le banche si facessero carico di consigliare le piccole imprese sulle forme di finanziamento più convenienti ai loro programmi. In seguito a queste raccomandazioni le principali banche inglesi istituirono servizi di consulenza commerciale specialmente per i clienti minori (v. Macmillan gap; PMI; Rapporto Macmillan; Rapporto Wilson).