BANCOMAT (ENCICLOPEDIA)

Marchio di proprietà dell’ABI, che lo ha concesso nel 2001 alla Cogeban in licenza d’uso esclusivo. La Cogeban è un’associazione di banche promossa dall’ABI nel 1995 per massimizzare lo sviluppo del servizio Pago-Bancomat dal 1996 e Bancomat dal 2001. L’infrastruttura del circuito legato al marchio Bancomat consente al correntista di una banca portatore di un carta di debito, detta anch’essa correntemente Bancomat, di a) prelevare, a valere sul proprio conto corrente ed entro determinati massimali giornalieri e mensili, denaro contante presso qualsivoglia ATM, anche di altre banche, purché aderenti al sistema in Italia; b) usufruire, in Italia e presso gli ATM della propria banca, di servizi di tipo informativo e dispositivo (informazioni sul conto corrente, pagamenti di utenze, ricariche dei telefoni cellulari); c) solo fino al 31.12.1998, effettuare pagamenti presso esercizi commerciali convenzionati dotati di un POS. Il servizio, operativo dal 1983, è un’evoluzione del tradizionale servizio di cassa continua prelevamenti, è inserito nel “sistema interbancario di reti per trasmissioni dati” (v. SITRAD) nel quale costituisce il sistema Bancomat ed è disciplinato interamente su basi contrattuali: i rapporti tra le banche aderenti da un regolamento integrativo della convenzione SITRAD, quelli con la clientela dalle condizioni generali relative al rapporto banca-cliente- Sezione III, il cui testo (contenuto nella circolare ABI, serie legale n. 21 del 26.6.2000) è stato modificato dalla Cogebane sottoposto all’esame dell’Autorità antitrust con lettera 28.3.2002 per rispettare il provvedimento n. 11 del 10.10.1004 della Banca d’Italia. Attivo nel nostro Paese dal 1983, inizialmente il servizio Bancomat consentiva solo il prelievo da un cash dispenser ed era, quindi, un’evoluzione del tradizionale servizio di cassa continua prelevamenti. I servizi b) e c) sono stati estesi successivamente con la creazione del marchio PagoBancomat. Le carte Bancomat sono variamente personalizzate dalle banche. La maggior parte delle carte uniscono oggi ai servizi di carta di debito anche quello di carta di credito, da attivare a scelta del titolare. Il sistema Bancomat si basa sull’architettura della Rete Nazionale Interbancaria (RNI) gestita dalla SIA ed è regolato da un’apposita convenzione stipulata dalle banche presso l’ABI. All’utente, dopo la sottoscrizione del contratto, la banca consegna una carta magnetica contrassegnata da un numero identificativo segreto, il PAN e un plico sigillato contenente un numero di codice personale segreto, PIN. Per avvalersi del servizio (che è attivo, normalmente, tutti i giorni 24 ore su 24) bisogna inserire la carta nell’apparecchiatura dell’ATM, digitare su una tastiera il codice segreto. Tutte le informazioni sono strasmesse alla banca emittente del Bancomat che autorizza l’operazione dopo aver confrontato PIN e PAN e verificato la regolarità e la validità della carta. Il servizio presuppone da parte dell’utente la titolarità di un conto corrente al quale esso è accessorio. L’addebito in conto delle operazioni di prelievo effettuate viene eseguito dalla banca in base alle registrazioni effettuate dallo sportello sul c.d. giornale di fondo dell’erogatore. Nei confronti del correntista, peraltro, fa prova lo scontrino, rilasciato dall’ATM contestualmente all’erogazione della somma, nel quale sono annotati gli estremi dell’operazione. Quanto agli effetti sul conto corrente, l’addebito delle somme prelevate viene registrato con valuta dello stesso giorno del prelevamento, se questo è lavorativo e dell’ultimo giorno anteriore a quello dell’operazione, se questa è fatta nei giorni di chiusura degli sportelli bancari. In caso di smarrimento o furto della carta Bancomat il correntista è tenuto a farne denuncia all’Autorità giudiziaria o di Polizia e a informarne immediatamente la dipendenza della banca emittente, nei confronti della quale, tuttavia, la denuncia sarà opponibile solo dopo trascorso il tempo (specificato nel contratto) necessario a provvedere al blocco della carta. Il contratto prevede, inoltre, la facoltà della banca emittente la carta di modificare l’ubicazione degli sportelli bancomat, sospendere o abolire il servizio in qualunque momento, in relazione a eventi connessi all’efficienza e alla sicurezza del servizio stesso, senza che la medesima banca assuma responsabilità per eventuali temporanee interruzioni, anche se non comunicate al correntista. Il servizio, pur prevedendo la possibilità di un intervento di tre soggetti distinti (banca-emittente, cliente, banca-pagatrice), non comporta l’insorgere di alcun rapporto giuridico contrattuale tra il cliente e la banca pagatrice: quest’ultima assume obblighi esclusivamente nei confronti della banca emittente (obblighi reciproci, trattandosi di servizio attivato in circolarità).

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