ASSICURAZIONE DI CAMBIO
Operazione mediante la quale l’operatore con l’estero, che abbia concluso un contratto con pagamento differito in valuta estera, si garantisce contro il rischio di dover erogare, se debitore, o riscuotere, se creditore, una somma in valuta nazionale, rispettivamente maggiore o minore di quella prevista sulla base del cambio del giorno di contrattazione. La copertura del rischio contro le variazioni nel corso del cambio può essere assunta dal sistema bancario attraverso le operazioni di cambio a consegna, con le quali si stabilisce il corso di conversione della valuta estera indipendentemente da quello che sarà il rapporto di cambio nel momento in cui dovrà effettuarsi la conversione. E cioè l’operatore in valuta estera conviene con una banca un acquisto o una vendita di divise sul mercato a termine. Ricorrerà all’acquisto l’importatore che stabilirà con la banca il corso al quale essa gli procurerà la divisa estera necessaria al saldo della sua posizione debitoria. Ricorrerà, invece, alla vendita, l’esportatore, convenendo con la banca il corso al quale essa convertirà la valuta estera che egli dovrà ricevere. In regime di libero mercato dei cambi, le banche possono agevolmente coprirsi dal rischio assunto con tali operazioni, correlando opportunamente gli acquisti e le vendite a termine di divise estere, oltre che ricorrendo ad operazioni con i corrispondenti esteri. Tale forma di copertura, tuttavia, è limitata al breve termine e non soddisfa, quindi, il protrarsi del rischio di cambio per le operazioni di import-export che eccedono tale periodo. L’assunzione del predetto rischio a medio termine non può essere effettuata dal sistema bancario. È intervenuto, perciò, lo Stato che, seguendo l’esempio di molti altri paesi europei, ha assunto su di sé il predetto rischio affidandone la gestione alla SACE (v.anche assicurazione dei crediti all’esportazione; ECA).