AREA DI LIBERO SCAMBIO

Elementare forma di integrazione economica fra paesi il cui fine è di permettere una libera circolazione dei prodotti al proprio interno. È detta anche zona di libero scambio (dal tedesco die Freihandelszone). La sua istituzione prevede quindi sia l’abolizione dei dazi che quella di tutti gli ostacoli a carattere non tariffario (v. barriere non tariffarie) agli scambi all’interno dell’area. L’area di libero scambio si differenzia dall’unione doganale in quanto i paesi aderenti mantengono il potere di condurre autonomamente una propria politica tariffaria nei confronti delle importazioni provenienti dal resto del mondo. Una differenza nel livello dei dazi imposti sulle importazioni provenienti dai paesi terzi da due paesi aderenti all’accordo di libero scambio, può dare origine al fenomeno della deflessione commerciale (trade deflection), cioè l’importazione verso il paese che impone la tariffa più elevata di un bene proveniente dal resto del mondo, per il tramite di un altro paese aderente all’accordo praticante un inferiore livello dei dazi. Per evitare questo fenomeno si ricorre all’imposizione di una appropriata regolamentazione amministrativa (v. regole di origine). Per esempi di aree di libero scambio v. integrazione economica e monetaria.

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