AFRICAN DEVELOPMENT BANK - AFDB
Acr. di: African Development Bank; fr. Banque Africaine de Developpement-BAD. Costituita, con sede ad Abidjan (Côte d’Ivoire), il 4.8.1963 in seguito alla risoluzione 52(IV) dell’Economic Commission for Africa delle Nazioni Unite; operativa dal 1964. È partecipata da 53 Stati africani e da 24 Stati non africani (ammessi a partire dal 1982) tra cui l’Italia. A fine 2000 il capitale sociale ammontava a21.870 milioni di unità di conto (ogni unità di conto è pari a 1 DSP), di cui sottoscritti 20.547 milioni e versati 1.997, 3 milioni. Sempre a fine 2000 gli Stati africani detenevano il 59, 35% dei poteri di voto (i principali Stati erano: Nigeria, Algeria, Egitto, Libia, Côte d’Ivoire, Marocco) e quelli non africani il 40, 65% (i principali erano gli USA col 6, 847% e il Giappone col 5, 65%; l’Italia deteneva il 2, 408%). L’AfDB costituisce un gruppo composto dall’AfDB vera e propria, dall’African Development Fund-ADF (fr. Fonds africain de développement- FAD), costituito il 1°.8.1973 e dal Nigerian Trust Fund-NTF (fr. Fonds Special du Nigeria), costituito dalla Nigeria nel 1976. La Banca concede prestiti su base commerciale agli Stati africani membri e alle imprese private meritevoli di credito. L’ADF e il NTF concedono prestiti agevolati ai Paesi africani membri più poveri. È diretta da un Board of Governors, composto dei rappresentanti dei Paesi membri e da un Board of Directors di 18 membri di cui 12 eletti da Governatori dei Paesi africani e 6 da quelli non africani. I Directors sono eletti per tre anni e possono essere rieletti. Tutti i poteri della Banca sono esercitati dal Board of Directors, eccetto quelli riservati al Board of Governors. Il presidente della Banca è eletto dal Board of Governors su indicazione del Board of Directors, dura in carica cinque anni ed è rieleggibile. Egli è presidente della Banca e delle altre due istituzioni del Gruppo ed è anche chairman dei loro Board of Directors.