ACCORDO MONETARIO EUROPEO
Acr. AME (fr. Accord monétaire européen-AME ; ingl. European Monetary Agreement-EMA) Intesa divenuta operante nel 1958, che ebbe per oggetto soprattutto la convertibilità - sia pure parziale e limitata - delle valute dei paesi che lo sottoscrissero. All’accordo aderirono gli Stati europei dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), con la sola eccezione della Finlandia. L’attività dell’AME fu indirizzata essenzialmente in due direzioni: la compensazione dei saldi registrati tra i paesi membri che veniva effettuata in dollari, e la concessione di crediti a breve termine per superare difficoltà transitorie della bilancia dei pagamenti. A questa seconda attività provvedeva un apposito fondo, nei limiti delle disponibilità ad esso assegnate. L’AME faceva seguito ad una precedente intesa, l’UEP, creata nel 1950 nell’ambito dell’Organizzazione europea per la cooperazione economica (OECE). L’AME, soppresso alla fine del 1972 venne sostituito da un accordo tra le banche centrali dei paesi aderenti all’OCSE (v. anche unione monetaria; serpente monetario).