CARTA ASSEGNI
. Documento rilasciato dalla banca trattaria al cliente allo scopo di assicurare, entro limiti di copertura prefissati, il buon fine degli assegni emessi da quest’ultimo, mediante il sorgere, accanto all’obbligazione cambiaria del traente, di un’obbligazione extracambiaria della banca che ha rilasciato la carta nei confronti del primo prenditore. Rispetto alla carta di credito la carta assegni offre un notevole vantaggio non essendo il suo utilizzo subordinato alla presenza di apposite convenzioni tra esercente ed emittente e presentando il servizio un costo estremamente ridotto. Sul documento, sottoscritto dal cliente nella faccia anteriore, sono indicati il numero della carta, il numero di conto corrente, il nome del titolare del conto e della carta, la data di scadenza e l’indicazione dell’importo massimo per cui ciascun assegno può essere emesso. Il pagamento degli assegni è garantito al primo prenditore purché questi osservi determinate formalità fissate dalle norme uniformi bancarie e indicate sulla carta medesima. Il prenditore deve, cioè, accertare che il documento non sia scaduto, che vi sia la sottoscrizione dell’assegno (che il traente deve apporre in sua presenza), la banca ed il numero di conto apposti sull’assegno corrispondano a quelli risultanti dalla carta e che l’importo dell’assegno non ecceda quello ivi indicato. Egli deve, inoltre, trascrivere il numero della carta sul retro dell’assegno e presentare il titolo per il pagamento alla banca trattaria, anche a mezzo di un’altra banca a cui l’assegno può essere girato, entro il termine indicato sulla stessa carta assegni. Le carte assegni (diffusesi nel sistema bancario italiano nel corso degli anni Sessanta e oggetto di regolamentazione uniforme da parte dell’ABI per la prima volta nel 1969) sono state gradualmente sostituite dalla carta eurocheque, emessa in Italia a partire dal novembre 1988 e valide sia all’interno del territorio nazionale, per garantire i normali assegni tratti su banche italiane, sia negli altri Paesi della comunità eurocheque, per garantire gli eurocheque uniformi tratti su banche italiane e spendibili solo all’estero.