BANCA COMMERCIALE ITALIANA
Abbr.: BCI; Comit. Costituita nel 1894 a Milano per iniziativa di azionisti austro-tedeschi presto assunta a posizione preminente nel sistema bancario italiano anche come banca mista, favorendo e sostenendo lo sviluppo industriale del Paese. Notevole era anche la presenza all’estero realizzata prima del 1914 con importanti partecipazioni in istituti polacchi, bulgari, ungheresi, svizzeri (Banca della Svizzera italiana, ceduta nel 1983) e nel sud America (Banque Sudameris) e con l’apertura di filiali a Londra e New York. Dopo il 1931 e la grande crisi, le partecipazioni industriali vennero trasferite a due finanziarie controllate (Cofindit e Comofin) con le quali nel 1933 passò sotto il controllo dell’IRI, restringendo l’attività al solo credito a breve termine, ovvero entrando nella categoria delle aziende di credito ordinarie secondo la l.b. 1936. Nel 1937 venne qualificata dalla legge bancaria banca di interesse nazionale (qualifica cessata con TUBC nel 1993). Nel dopoguerra la Comit ha dato corso a diverse operazioni di sviluppo, dopo il declino del periodo fascista e le perdite causate dalla guerra. Da ricordare: la costituzione di Mediobanca (1946, insieme a Credito italiano e Banca di Roma), l’acquisizione o la costituzione di partecipazioni bancarie in Italia (da ricordare che nel 1960 veniva acquisito, in compartecipazione con le altre due BIN, il Credito fondiario sardo, poi Credito fondiario e industriale-FONSPA, ceduto nel 2000), la costituzione insieme alle Assicurazioni generali del fondo d’investimento mobiliare GenerComit (1984), l’apertura di filiali dirette e di uffici di rappresentanza all’estero, la costituzione all’estero di diverse banche (1981: Banca commerciale italiana of Canadà; 1983: Banca commerciale italiana Suisse; 1998. Banca commerciale italiana Ireland), l’acquisizione di Banque Sudameris France (rinominata Banca commerciale italiana France; 1991), della Central European International Bank (1998), della Privedna Banka Zagreb D. D. (Croatia), del Banco Caja de Aborro S. A. (Argentina). Nel febbraio 1994 l’IRI ha ceduto la propria partecipazione nella Comit mediante un’offerta pubblica di vendita. Nel 1992 la Comit aveva deciso di trasformarsi in gruppo creditizio polifunzionale mediante il conferimento delle principali partecipazioni bancarie e finanziarie a due sub-holding (Comit holding Italia e Comit holding international) da affiancare alla preesistente Comit holding, costituita nel 1989 per le partecipazioni nei servizi collaterali e strumentali all’attività bancaria. Questa strategia è stata abbandonata nel 1994 adottando invece quella della banca universale incorporando Comit holding e Comit holding Italia nella capogruppo. Nel 1997 Comit ha acquisito il controllo della Biverbanca-Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli e nel 1998 quello totalitario della GenerComit gestione (rinominata Comit asset management SGR) e della GenerComit Distribuzione. Con decorrenza 1°.5.2001 la Banca Commerciale Italiana ha cessato di esistere in seguito all’incorporazione da parte di Banca Intesa.