AGEVOLAZIONI CREDITIZIE
Tipo voce : Glossario
Condizioni di particolare favore collegate a finanziamenti concessi in ragione di una destinazione dei mezzi ottenuti definita di interesse generale dalla legge. Di regola i finanziamenti sono a medio-lungo termine e sono erogati a un’impresa. Sulle agevolazioni creditizie si fonda il credito agevolato. Esse consistono nella riduzione del costo del finanziamento in modo di renderlo inferiore a quello di mercato. Le agevolazioni creditizie sono accordate dallo Stato, dagli Enti locali, da altri organismi anche sovranazionali (CECA, BEI), che se ne accollano il costo. L’istruzione delle pratiche e l’erogazione del finanziamento avviene di egola tramite una banca. Le forme tecniche utilizzate sono diverse: contributi in conto interessi, erogati alla banca o direttamente alle imprese; rifinanziamento delle banche a condizioni inferiori ai normali costi di provvista, così da consentire loro di praticare tassi agevolati; contributi in conto capitale (a fondo perduto) a copertura di una quota degli investimenti finanziati; esenzioni fiscali relativamente ai contratti di prestito ed agli atti connessi; concessione di garanzie, direttamente dallo Stato od a valere su fondi gestiti da enti a ciò delegati, integrative di quelle che le imprese sono in grado di offrire utilizzando i beni aziendali; garanzie statali a copertura del rischio di cambio su finanziamenti effettuati in valute estere. Storicamente sono stati indicati diversi obiettivi delle concessioni di agevolazioni, tutte aventi sulla carta un carattere comune: l’interesse considerato che va al di là di quello della singola impresa beneficiaria per riferirsi a un gruppo più ampio, spesso quello di tutta la collettività. Si ricordano, in proposito, gli incentivi alle medie e piccole industrie, stabiliti per sostenere e dare impulso all’intera economia nazionale; la politica di intervento nel Mezzogiorno per la correzione degli squilibri economico-territoriali; il sostegno delle imprese artigiane; le agevolazioni alle imprese commerciali, per la razionalizzazione del sistema distributivo; le facilitazioni alle compravendite di macchine utensili o di produzione; il sostegno all’esportazione mediante la concessione di agevolazioni in relazione sia alla vendita all’estero di beni e servizi, sia all’attuazione di programmi di penetrazione commerciale; l’intervento nei processi di ristrutturazione industriale; il sostegno di settori produttivi in crisi (come, in passato, il tessile) o ritenuti meritevoli di particolare considerazione, quali l’editoria e la stampa quotidiana; l’attuazione di programmi di tutela ambientale, di risparmio energetico, di innovazione tecnologica e di ricerca applicata; la riallocazione di manodopera eccedentaria proveniente da settori in crisi (p.e. agevolazioni CECA per la creazione di posti di lavoro per ex dipendenti di aziende siderurgiche). Un altro filone di agevolazioni creditizie riguarda quelle concesse per la ricostruzione di zone colpite da catastrofinaturali (terremoti, alluvioni) o da eccezionali eventi atmosferici (nevicate, fortunali e nubifragi); in questi casi alle usuali forme di intervento a favore delle imprese aventi sede nelle zone interessate (concessione di finanziamenti a tassi ridotti, contributi in conto capitale) si accompagnano spesso agevolazioni relative a rapporti già in essere, quali la sospensione dei termini di scadenza delle cambiali e la proroga nel pagamento delle rate dei mutui e finanziamenti in corso di ammortamento. Agevolazioni non propriamente creditizie, ma che qui possono essere ricordate per omogeneità, in quanto disposte nel contesto dei medesimi provvedimenti e con le stesse finalità, sono le esenzioni ed agevolazioni fiscali connesse con la realizzazione degli investimenti ed i contributi connessi alle società per azioni in relazione all’emissione di prestiti obbligazionari.