ACCORDI EUROPEI DI CAMBIO
Acr.: AEC (fr. Accords de change européens-AEC; ingl. European Exchange Agreements-EEA). Più noti come meccanismo europeo di cambio (fr. Mecanisme de Change Européens-MCE; ingl. Exchange Rate Mechanism-ERM). Accordi stipulati nell’ambito dello SME Esso definiva il cambio delle valute partecipanti in termini di un tasso centrale rispetto all’ECU. I tassi centrali con l’ECU erano utilizzati per determinare una griglia di tassi di cambio bilaterali tra le valute partecipanti. I tassi di cambio potevano fluttuare intorno a questi tassi centrali bilaterali entro i margini di oscillazione degli AEC. Nell’agosto 1993 era stata presa la decisione di ampliare tali margini a ±15 per cento. In seguito a un accordo bilaterale tra Germania e Paesi Bassi, il margine di oscillazione tra il marco tedesco e il fiorino olandese era stato mantenuto a ±2, 25 per cento. Una modifica dei tassi centrali richiedeva l’accordo reciproco di tutti i paesi partecipanti agli AEC. Tra i Paesi aderenti all’Eurosistema il meccanismo ha cessato di esistere con l’inizio della terza fase della UEM (1°.1.1999). Per i Paesi UE non aderenti all’Eurosistema il meccanismo è stato rinnovato ed è indicato con il numero romano II (MEC II; ERM II; SME II).