XENOVALUTE
Valuta convertibile detenuta anche sotto forma di contante, ma soprattutto di depositi bancari al di fuori del Paese di emissione delle monete che li costituiscono. Le xenovalute compaiono negli anni Sessanta con la negoziazione degli eurodollari estesa presto ad altre valute convertibili e al di fuori dell’Europa (v. xenodollari; xenomercati). Si è venuto così a parlare di euromarco, eurofranco, eurosterlina ecc. per indicare le negoziazioni di stocks di monete al di fuori dei rispettivi Paesi di emissione, ma la dizione collettiva corretta è quella di xenovalute.