XENODOLLARI
Sin. di eurodollari, ma di questo più appropriato. Gli eurodollari compaiono negli anni Sessanta sotto forma di dollari USA detenuti stabilmente fuori dagli Stati Uniti; non solo e non tanto come contanti, ma soprattutto come depositi presso banche europee. Essi hanno dato vita ad un vero e proprio mercato monetario e finanziario (euromercato) del dollaro, non regolamentato, perché fuori dalla giurisdizione della Federal Reserve. Col procedere della liberalizzazione valutaria anche banche fuori dell’Europa, giapponesi, asiatiche, brasiliane ecc., hanno preso a raccogliere depositi in dollari USA e a operare attivamente sui mercati monetari e finanziari. Per questo motivoi dollari non domestici sono meglio da denominare xenodollari (e le piazze su cui vengono trattati xenomercati). Il fenomeno ha riguardato anche altre valute convertibili (franco, marco, yen, lira ecc.) per le quali si parla collettivamente di xenovalute.