VALUTA CONVERTIBILE
Moneta di cui è garantita la convertibilità in oro o in altre monete equiparate nel paese di emissione. Le valute convertibili sono un presupposto necessario allo sviluppo del libero commercio internazionale, poiché consentono un sistema multilaterale dei pagamenti e, quindi, degli scambi. Senza di esse si ha la sola possibilità di effettuare scambi bilaterali. Le valute convertibili, per le loro caratteristiche, sono esse stesse valute di riserva. Tale funzione nasce dall’esigenza di adeguare la liquidità internazionale al livello degli scambi (si dice che la liquidità internazionale è adeguata quando è possibile finanziare squilibri delle bilance dei pagamenti senza dover ricorrere a misure di politica interna di carattere restrittivo). Le valute convertibili usate come valute di riserva sono quelle dei paesi la cui potenza economica rende la corrispondente moneta un diffuso mezzo di pagamento. La creazione di questo tipo di liquidità avviene attraverso un disavanzo della bilancia dei pagamenti dei paesi a valuta di riserva, finanziato con l’aumento delle passività verso l’estero. Queste passività sono acquistate dalle autorità monetarie estere e contabilizzate come riserve proprie, avendo come contropartita un avanzo dei propri saldi con l’estero. Le valute convertibili, in Italia, sono denominate valute di conto valutario e sono liberamente accreditabili sui conti in valuta e utilizzabili per l’effettuazione di tutte le operazioni con l’estero. Le valute di conto valutario sono chiamate al listino delle Borse valori e sono oggetto di quotazioni ufficiali Le valute non di conto valutario, viceversa, non hanno un cambio ufficiale e presentano quotazioni variabili. Devono essere cedute sempre alle banche abilitate.