UBER
Una delle più importanti evoluzioni nel Car Sharing e nelle tipologie innovative di mobilità è Uber, precedentemente denominata Ubercab. Azienda fondata nel 2009 a San Francisco in California opera in 633 città nel 2017 ed è una compagnia di trasporto privato che connette autisti e passeggeri attraverso un’applicazione per smartphone: per prenotare una macchina bastano pochi click sull’app dedicata, mentre il pagamento avviene in forma totalmente elettronica.
Tanti sono i servizi offerti come UberBLACK, l’opzione originaria di Uber, oppure UberX chiamata in Italia UberPOP, associabile all’opzione low cost.
Diventare autisti di UberPOP è facilissimo: pochi i requisiti richiesti, come avere la patente da più di tre anni o avere una macchina intestata a proprio nome.
Numerose invece le problematiche sorte con i tassisti, che ritengono si violino i loro diritti, in quanto gli autisti di Uber non possiedono alcuna licenza. Il servizio offerto da Uber si colloca sotto la categoria di servizi del carpooling per quanto riguarda il servizio UberPOP e del noleggio auto con conducente, per quanto riguarda la versione classica di Uber.
Nella legislazione italiana, alcuni giuristi come l’avvocato Guido Scorza affermano che Uber non infrange la legge di riferimento del 1992, che interviene esclusivamente sull’attività di taxi e NCC. Uber è un’applicazione, una piattaforma tecnologica per mettere in contatto clienti ed autisti ed è per contratto delegata alla raccolta del compenso, di cui poi trattiene il 20%. Questa percentuale è giustificata dai servizi di supporto e marketing.
Questa impostazione "liberista" però è stata messa in dubbio in molte realtà, reclamando l'applicazione della normativa locale che regola i trasporti pubblici locali e non la normativa europea sulle nuove tecnologie.
A livello europeo, l'avvocatura di Stato della Corte Europea ha affermato nel 2017 che gli autisti di Uber devono soddisfare i criteri indicati nella regolazione locale (i.e. possedere la licenza), mentre la città di Londra è arrivata a mettere fuori legge il servizio.