TRANSFER PRICING

In economia aziendale indica i criteri seguiti dalle imprese nella determinazione dei transfer prices, cioè i prezzi con cui sono valutati i beni e i servizi forniti da un centro di profitto a un altro all’interno di una stessa società o tra società di uno stesso gruppo. I transfer prices possono essere basati sui prezzi di mercato o sui costi interni di produzione (e in questo caso si possono scegliere i costi standard, piuttosto che i costi effettivi calcolati come costi marginali come full costs). La scelta del criterio e la determinazione concreta sui pezzi di trasferimento può essere rimessa alla negoziazione tra le parti o fissata d’imperio dal centro. Nelle imprese multinazionali i transfer prices sono molto influenzati da considerazioni politiche, fiscali e valutarie. Una società residente può stabilire prezzi dei beni ceduti e di servizi prestati tra essa e società controllate o consociate all’estero in modo da determinare aumenti o diminuzioni dei ricavi o dei costi tali da modificare le basi imponibili attribuibili a giurisdizioni fiscali diverse in modo da eludere l’imposta nei Paesi con più alta pressione fiscale. Il transfer pricing può riguardare non solo beni e servizi, ma anche interessi, royalties, termini di pagamento. Ciò spiega come mai così poco si sappia su come i gruppi determinino i prezzi di trasferimento e come mai i Governi si preoccupino di evitare che essi possano essere un espediente per ridurre il carico fiscale e per aggirare le regolamentazioni valutarie.

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