TOO BIG TO FAIL
Lett.: troppo grande per fallire. Variante: too special to fail (troppo speciale per fallire); v. anche: too rotten to fail. Espressione dal significato intuitivo che enuncia il principio per cui l’autorità monetaria non consente di cadere in stato di insolvenza (e di fallire) a una banca o ad altro intermediario finanziario di dimensioni tali da generare potenziali effetti sistemici negativi. L’espressione è entrata nell’uso ufficiale degli USA nel 1989 in occasione della crisi della Continental Illinois National Bank di Chicago, settima banca del Paese, che era andata incontro a grandi perdite su crediti. La Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) non permise l’avvio delle procedure di fallimento della Continental, “too big to fail” e protesse per l’intero capitale anche i depositi non coperti da assicurazione. La FIDC in seguito permise il fallimento di altre grandi banche, ma ne protesse sempre i depositanti (nove banche del Texas nel 1987-89, Bank of New England di Boston, New York Bank for Savings e National Bank of Washington nel 1991 definita, questa, too special to fail).