SME II
Acr. di Sistema Monetario Europeo II. Dal 31 dicembre 1998 con l’inizio della terza fase dell’UEM, lo SME è stato dichiarato decaduto, anche se dal 1992 era praticamente inoperante, vista l’ampiezza della banda di oscillazione portata al 15 per cento in più o in meno del tasso centrale di ogni moneta. Questo limite di oscillazione ha praticamente liberato ogni banca centrale dall’obbligo di intervenire per mantenere il cambio entro la fascia di oscillazione del 2,25 per cento in più o in meno. Dal successivo 1° gennaio 1999 è entrato in funzione lo SME II, il nuovo Accordo Europeo di Cambio, che costituisce l’assetto per la cooperazione nelle politiche del cambio valutario tra gli stati dell’area dell’euro e quelli dell’Unione Europea che non fanno parte dell’UEM. L’adesione allo SME II è volontaria, ma si presume che i paesi la cui moneta non sarà sostituita dall’euro, ne facciano parte. Di certo risulta che la corona danese partecipa allo SME II con una banda di oscillazione del 2,25 per cento in più o in meno del suo tasso centrale rispetto all’euro.