SCADENZA COMUNE
Giorno in cui si deve pagare o riscuotere, in un’unica soluzione e allo stesso saggio, più debiti o più crediti. Stabilita la scadenza comune si possono verificare tre casi: scadenza comune anticipata; scadenza comune posticipata; scadenza intermedia. Il capitale unico da versare corrisponde, nel primo caso (scadenza comune anticipata), alla somma dei valori attuali dei singoli prestiti calcolati in base a tempi di sconto; nel secondo caso (scadenza comune posticipata) alla somma dei montanti dei singoli prestiti calcolati in base a tempi d’interesse; nel terzo caso (scadenza intermedia), alla somma dei montanti dei singoli prestiti con scadenza anteriorea quella prestabilita e dei valori attuali dei singoli prestiti con scadenza posteriore. In pratica (e con riferimento ad un debito) se un operatore economico paga in anticipo avrà diritto ad uno sconto, se paga in ritardo dovrà corrispondere interessi, se paga a una scadenza intermedia sarà tenuto alla corresponsione della somma algebrica tra sconto e interessi. La determinazione dell’importo da accreditare al cliente con la distinta di sconto è un esempio di scadenza anticipata. La scadenza comune è applicata frequentemente nei rapporti di conto corrente. Essa differisce dalla scadenza adeguata, che è la ricerca del giorno nel quale si possono pagare debiti diversi o riscuotere crediti diversi).