RIVALUTAZIONE
Strumento che permette l’adeguamento dei valori di beni o poste iscritte in bilancio divenuti di fatto scarsamente significativi per effetto delle rilevanti modificazioni del potere di acquisto della moneta determinate dai fenomeni inflazionistici. Si segnalano a titolo esemplificativo, le disposizioni sulla rivalutazione obbligatoria dei beni immobili delle imprese contenute nella l. 30.12.1991 n. 413 che hanno fatto seguito alle norme di rivalutazione facoltativa di cui alla l. 29.12.1990 n. 408 (v. leggi Formica; leggi Visentini). Più recentemente una normativa in materia di rivalutazione dei beni delle imprese è stata introdotta con l. 21.11.2000 n. 342 con lo scopo di consentire l’adeguamento ai valori effettivi della rappresentazione contabile delle immobilizzazioni in prossimità della definitiva attuazione del sistema della moneta unica allo scopo di evitare la perdita di competitività delle imprese nazionali rispetto a quelle comunitarie. Il riconoscimento fiscale dei nuovi valori conseguenti alla rivalutazione è subordinato al pagamento di una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive pari al 19% relativamente ai beni ammortizzabili e al 15% relativamente ai beni non ammortizzabili. Disposizioni in materia di rivalutazione dei beni di impresa e delle partecipazioni sono contenute, da ultimo, nella Legge Finanziaria per il 2002.