QUOTA 100

Nel 2019 il Governo ha approvato nuove disposizione in materia previdenziale, introducendo per gli anni 2019-2021 la possibilità di anticipare la pensione con 62 anni d’età e almeno 38 anni di contributi. A fronte di tale anticipo, vi è una decurtazione dell’assegno previdenziale che arriva anche al 25% lordo.
I contributi previdenziali possono essere cumulati da diverse gestioni previdenziali e la pensione non è cumulabile con eventuale reddito da lavoro percepito ad alcun titolo, eccezion fatta per le collaborazioni occasionali inferiori a 5mila euro lordi annui. Sono esclusi da Quota 100 gli esodati.
I dipendenti pubblici che richiedono l’assegno pensionistico con Quota 100 percepiranno il trattamento di fine servizio (TFS/TFR) al raggiungimento dei requisiti anagrafici di legge (i.e. 67 anni); è possibile richiedere un’erogazione anticipata all’ente che applicherà tassi dell’interesse agevolati.
Il testo della norma è disponibile a questo link
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/01/28/19G00008/sg

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