PARITÀ MONETARIA

Valore di una moneta in termini di un’altra moneta o di un contenuto di oro fino. Il generale sganciamento delle monete dall’oro ha limitato il concetto di parità al corso o cambio delle valute cartacee. In regime di circolazione metallica la parità era riferita al valore intrinseco delle monete d’oro o d’argento, ossia il rapporto tra le rispettive quantità di metallo fino e si contrapponeva alla parità o rapporto tra i valori legali. La parità commerciale era quella pratica, ovvero il corso del cambio. Con gli Accordi di Bretton Woods la parità delle varie monete fu definita in oro computato al prezzo ufficiale di 35 dollari per oncia di fino. La parità aurea della lira fu stabilita in 0,0014218736 grammi di fino e fu comunicata al FMI nel marzo 1960. Essendo quella del dollaro di 0,888671 grammi, il cambio ufficiale fu di 625 lire per dollaro, cambio in essere però da alcuni anni.

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