PARITÀ DEI POTERI DI ACQUISTO
1. Acr.: PPA (dall’ingl.: purchasing power parities- PPP). Tassi di cambio ai quali si eguagliano i poteri di acquisto di due monete. Sono usati, p.e., al posto dei tassi di cambio del mercato (più instabili) nei confronti internazionali del PIL pro capite e nel calcolo dello standard di potere d’acquisto-SPA. 2. In economia monetaria è la teoria (detta del purchasing power parity-PPP) secondo cui il tasso di cambio tra le monete di due Paesi è eguale al rapporto tra i livelli generali dei prezzi dei due Paesi. Detto altrimenti, la PPP teorizza che nel lungo periodo gli stessi prodotti e gli stessi servizi tendono ad avere lo stesso prezzo in tutti i Paesi. La teoria si basa sulla convinzione che i tassi di cambio andranno ad aggiustarsi in modo da eliminare l’arbitraggio tra le possibilità di acquistare un prodotto o un servizio in un Paese e rivenderlo in un altro. Ciò presuppone alcune assunzioni che hanno poca rispondenza nella realtà, quali l’inesistenza di costi di trasporto, costi di transazione e dazi doganali.