PAGOBANCOMAT

Marchio di proprietà dell’ABI che ha concesso nel 1996 alla Cogeban in licenza d’uso esclusivo. La Cogeban è un’associazione di banche promossa dall’ABI nel 1995 per massimizzare lo sviluppo del servizio PagoBancomat dal 1996 e Bancomat dal 2001. Il sistema è stato concepito per aumentare la diffusione della moneta elettronica. Esso rappresenta un’estensione del sistema Bancomat col quale ha in comune la caratteristica della circolarità: il portatore della carta di debito può effettuare operazioni presso tutti i terminali che aderiscono al sistema, quale che è la localizzazione contabile del proprio conto corrente. Con gli stessi dati inseriti nella banda magnetica della carta è possibile accedere ad altri circuiti, oltre a quello del sistema Bancomat ed effettuare pagamenti di utenze, ricari- che di telefoni cellulari; pagamenti degli acquisti di beni o servizi presso esercizi commerciali convenzionati dotati di un POS (point of sale, punti di vendita), cioè di uno specifico dispositivo di lettura della carta; pagamenti di pedaggi presso i caselli autostradali che espongono il marchio del circuito FastPay; pagamenti di tasse, multe e servizi comunali, ottenere il rilascio di certificati anagrafici e ottenere informazioni su altri servizi presso gli sportelli ATM che alcuni enti locali hanno abilitato al servizio DIMMI! (finora però attivato solo dal Comune di Bologna e da alcuni Comuni vicini). L’attrattiva della carta PagoBancomat è rafforzata dalla possibilità di utilizzare la medesima carta PagoBancomat anche come carta di credito, a scelta del portatore. La carta PagoBancomat può essere anche abilitata ai circuiti internazionali Visa Electron, Cirrus, per prelievi sugli ATM esteri che espongono il marchio ec/Cirrus e sui circuiti internazionali Maestro, per pagamenti su terminali POS negli esercizi commerciali esteri che espongono il marchio edc/Maestro. Il regolamento delle transazioni in denaro attraverso i POS consegue a un ordine irrevocabile da parte del titolare della carta e avviene con una procedura simile a quella presso gli ATM e cioè digitando gli estremi identi- ficativi dell’operazione e del venditore (da parte di questi) e del PIN da parte del titolare della carta. Le informazioni sono comunicate al centro autorizzativo della banca emittente la carta che, compiuti il confronto del PINcol PAN inserito sulla carta e le altre verifiche sulla regolarità e la validità della carta, autorizza l’operazione addebitando il conto corrente del cliente e disponendo l’accredito a favore dell’esercente presso la banca dove questi intrattiene il conto. La banca emittente del PagoBancomat è esonerata da ogni responsabilità per fatti imputabili a terzi (interruzioni del servizio causate da chiusure degli esercizi o da irregolare funzionamento delle apparecchiature), come pure è estranea a qualsiasi controversia o contestazione relativa alla fornitura delle merci e dei servizi. Come per i servizi Bancomat, all’utente, dopo la sottoscrizione del contratto Pago- Bancomat, la banca consegna una carta magnetica contrassegnata da un numero identificativo segreto, il PAN e un plico sigillato contenente un numero di codice personale segreto, PIN. Per avvalersi del servizio (che è attivo, normalmente, tutti i giorni 24 ore su 24) bisogna inserire la carta nell’apparecchiatura dell’ATM o del POS, digitare su una tastiera il codice segreto e gli elementi identificativi dell’operazioneche si intende effettuare (nel caso del POS il secondo gruppo di informazioni sono generalmente inserite dal venditore). Tutte le informazioni sono trasmesse alla banca emittente della carta Bancomat/PagoBancomat che autorizza l’operazione dopo aver confrontato PIN e PAN e verificato la regolarità e la validità della carta. Il servizio presuppone da parte dell’utente la titolarità di un conto corrente al quale esso è accessorio. L’addebito in conto delle operazioni di prelievo effettuate viene eseguito dalla banca in base alle registrazioni effettuate dallo sportello sul c.d. giornale di fondo dell’erogatore; nei confronti del correntista, peraltro, fa prova lo scontrino, rilasciato dall’ATM contestualmente all’erogazione della somma, nel quale sono annotati gli estremi dell’operazione. Quanto agli effetti sul conto corrente, l’addebito delle somme prelevate viene registrato con valuta dello stesso giorno del prelevamento, se questo è lavorativo, e dell’ultimo giorno anteriore a quello dell’operazione, se questa è fatta nei giorni di chiusura degli sportelli bancari. Il contratto prevede, inoltre, la facoltà della banca emittente la carta di modificare l’ubicazione degli sportelli bancomat, sospendere o abolire il servizio in qualunque momento, in relazione a eventi connessi all’efficienza e alla sicurezza del servizio stesso, senza che la medesima banca assuma responsabilità per eventuali temporanee interruzioni, anche se non comunicate al correntista. Il servizio, pur prevedendo la possibilità di un intervento di tre soggetti distinti (banca-emittente, cliente, banca-pagatrice), non comporta l’insorgere di alcun rapporto giuridico contrattuale tra il cliente e la banca pagatrice: quest’ultima assume obblighi esclusivamente nei confronti della banca emittente (obblighi reciproci, trattandosi di servizio attivato in circolarità). In caso di smarrimento o furto della carta PagoBancomat il correntista è tenuto a bloccare l’operatività della carta tramite telefonata al Numero Verde e/o comunicazione tempestiva alla dipendenza della banca emittente e di denunciare l’accaduto all’Autorità giudiziaria o di Polizia.

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