PAGAMENTI INTERNAZIONALI

Insieme dei flussi monetari conseguenti agli scambi di merci, di servizi e di capitali che si verificano tra i paesi. Visti come entrate e uscite di un paese nei confronti del resto del mondo sono contabilizzati nella bilancia dei pagamenti. L’effettuazione dei relativi pagamenti necessita di mezzidi regolamento che siano accettati e riconosciuti validi dai paesi scambisti; le caratteristiche e le proprietà di questi mezzi sono definite dalsistema monetario internazionale vigente. Il mezzo di pagamento internazionale più antico è l’oro: il sistema monetario internazionale in cui l’oro è il mezzo di pagamento finale è detto gold standard, Successivamente i pagamenti internazionali non furono più effettuati (solo) con oro, ma con una o più monete nazionali (prima la sterlina e poi il dollaro) che riscuotevano la generale fiducia ed erano convertibili in ogni momento in oro: il sistema monetario basato su questi mezzi di pagamento internazionale è il gold exchange standard. Questo sistema monetario, codificato anche dagli Accordi di Bretton Woods, ha subito nel tempo rilevanti modifiche. Tra l’altro il FMI può emettere, a partire dal 1969, i c.d. DSP (diritti speciali di prelievo) che costituiscono un ulteriore mezzo di pagamento internazionale. Sembra così che, a distanza di molti anni, sia stata in parte accolta l’idea di Keynes, rifiutata nel 1944 a Bretton Woods, sull’opportunità di creare un mezzo di pagamento internazionale, il bancor, emesso in relazione alle esigenze dei traffici internazionali. Infine nel 1971 il governo statunitense, sospendendo la convertibilità in oro del dollaro, ha sostanzialmente decretato la fine del gold exchange standard: da allora è iniziato un periodo di grave instabilità monetaria con formazione di aree, al cui interno si realizzano rapporti di cambio più stabili (v. Sistema monetario europeo).

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