INTERESSE ANTICIPATO
Tipo voce : Glossario
Corrispettivo del godimento di una somma di denaro, conteggiato e liquidato anteriormente alla scadenza del credito. Il sistema viene usato specialmente nello sconto bancario, che è il contratto col quale la banca, previa deduzione dell’interesse (calcolato in base al tasso di sconto), anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto, mediante la cessione salvo buon fine del credito stesso. Ammesso infatti un credito allo sconto, la banca trattiene sull’importo che versa allo scontatario un compenso, costituito, oltre che da commissioni e spese, dall’interesse, che viene quindi in tal modo anticipato. Quanto alla misura, l’interesse viene calcolato non sulla somma che si anticipa, e cioè sulla somma scontata per il tempo decorrente dalla data dell’operazione di sconto a quella della scadenza, ma sul valore nominale del credito, che consiste nell’interesse del capitale a scontarsi. Un tasso anticipato è più oneroso per il debitore del tasso posticipato di eguale misura nominale. P.e. l’8% anticipato in ragione d’anno corrisponde al 8,696% posticipato, il 12% al 13,64%, il 16% al 19,05%. Le banche tendono, per evidenti ragioni di convenienza economica e finanziaria, a calcolare l’interesse anticipato su ogni forma di finanziamento che abbia scadenza fissa. Anche nel credito al consumo i finanziatori applicano di regola tassi anticipati. In questi casi l’onere del consumatore può essere aggravato dalla rateizzazione infra-annuale dei rimborsi. Il punto di riferimento per la valutazione della convenienza dell’operazione è, per il consumatore, non il tasso nominale, ma il tasso annuo effettivo globale (TAEG).