GATT
Acr. di: General Agreement on Tariffs and Trade. Organismo internazionale che sovrintendeva alla cooperazione tra i vari Paesi negli scambi commerciali. Dal 1°.1.1995 gli è succeduto il WTO. Sorto inizialmente come segreteria temporanea per l’organizzazione di una istituzione che avrebbe dovuto affiancarsi al FMI e alla banca mondiale (BIRS), assunse carattere permanente, per l’impossibilità di dar vita a tale istituzione, essendo inconciliabili le posizioni dei Paesi industrializzati, inclini a soluzioni di tipo liberistico e i Paesi emergenti, favorevoli alla protezione delle industrie nascenti. Si convenne solo sull’opportunità di mantenere un centro di coordinamento le cui funzioni furono stabilite nella conferenza delle Nazioni Unite svoltasi a Ginevra nell’ottobre 1947. Obiettivo principale del GATT fu la progressiva riduzione delle restrizioni commerciali e l’affermazione del principio della non discriminazione nel commercio internazionale. Gli articoli dell’accordo impegnavano i Paesi membri a espandere il commercio multilaterale, a ridurre i dazi e i contingenti all’importazione e ad abolire gli accordi tariffari preferenziali. Il GATT prevedeva un insieme di regole e di procedure concernenti soprattutto: la non discriminazione fra le parti contraenti (la clausola della nazione più favorita costituisce la base del sistema commerciale del GATT); il ricorso temporaneo ai dazi doganali, con esclusione dei contingentamenti, nei casi in cui la protezione si rivelasse necessaria (clausola di salvaguardia); il principio della consultazione e del compromesso tra le parti per dirimere le dispute commerciali; il principio di far progredire il libero commercio mediante negoziati fondati sulla reciprocità e sulla multilateralità. Il GATT è divenuto la sede naturale di tutte le grandi conferenze tariffarie e doganali tenute dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi (Ginevra nel 1947, Annecy nel 1956, Torquainel 1950-51, e ancora Ginevra nel 1956, nel 1960-62 e nel 1964-67 il Kennedy Round). Successivamente il Tokyo Round si è occupato in modo particolare delle c.d. barriere non tariffarie (protezionismo amministrativo, misure sanitarie tendenti in realtà ad escludere prodotti esteri esimili). Nel 1986 è stato avviato l’ottavo round di negoziati commerciali multilaterali, l’Uruguay Round. Delle trattative era prevista la conclusione entro quattro anni. Esse si sono invece protratte per quasi altrettanto, a causa di contrasti su diversi punti, tra cui quelli fra la CEE e gli USA soprattutto in tema di commercio mondiale di materie prime agricole, di servizi e di prodotti del tessile abbigliamento. Le trattative si sono concluse con un accordo che ha portato, tra l’altro alla costituzione del WTO (q.v.), operativo dal 1°.1.1995. Le regole del GATT subivano eccezioni. Era, infatti, prevista una clausola di salvaguardia autorizzante uno Stato contraente a sospenderei propri obblighi qualora sussista una minaccia grave per la propria economia. Nel complesso il GATT ha esercitato un’azione moderatrice sulle distorsioni del commercio internazionale. La sua attività ha incontrato, tuttavia, crescenti critiche da parte dei Paesi invia di sviluppo, che, pur rimanendo membri del GATT, hanno sollecitato la costituzione di un’altra organizzazione, l’United Nations Conference on Trade and Development (UNCTAD). I membri del GATT erano circa 90 comprendenti i quattro/quinti del commercio mondiale. Tra di loro c’erano Paesi industrializzati, in via di sviluppo e alcuni Paesi dell’ex gruppo a economia pianificata.