TECNICA DEI FLUSSI DI CASSA ATTUALIZZATI (ENCICLOPEDIA)
La tecnica dei flussi di cassa attualizzati (DCF, dall’acronimo inglese discounted cash flow analysis) rappresenta una metodologia di stima per la valutazione economico-finanziaria di un progetto, un’attività o una politica, che tiene conto del valore temporale della moneta e della dimensione e distribuzione dei flussi monetari di un investimento (Reisman A., 1973). E' utilizzata per scontare all’attualità flussi di cassa che si manifestano in periodi temporali diversi, in modo tale da determinare se un progetto sia finanziariamente ed economicamente conveniente. Il risultato dell’analisi DCF determina l’opportunità o meno della realizzazione del progetto, espressa attraverso criteri di
selezione.
Questa tecnica ha origine nella teoria della finanza ed è stata formalizzata per la prima volta nel 1938 da John Burr Williams. In "The Theory of Investment Value" l'autore definisce il "valore di un investimento" come il valore attuale netto di tutti i suoi futuri dividendi. Questa definizione fornisce una misura del valore intrinseco dell’investimento che è indipendente dal suo valore di mercato.
Nel caso di flussi di cassa che si manifestano in diversi periodi temporali la formula dell’analisi DCF può essere formalizzata come segue:
Dove
- FC è il valore nominale del flusso di cassa in un periodo futuro;
- r è il tasso di sconto
- t è il tempo
Come metodo di valutazione, l’analisi DCF ha l'obiettivo (a) di comparare costi e benefici che si manifestano in diversi periodi di tempo, e (b) calcolare indicatori di sintesi, quali il valore attuale netto (VAN) e il tasso interno di rendimento (TIR), in modo tale da stimare quali tra i progetti o politiche oggetto di valutazione sono in grado di liberare più risorse. (Pennisi, G. e Scandizzo, 2003). Tenendo conto di tale principio un investimento viene definito vantaggioso se la somma delle risorse (flussi di cassa) liberate, eccede l’importo di quelle assorbite.
L’analisi DCF è basata sul principio che la moneta rappresenta il mezzo universale di scambio e che si considera razionale intraprendere un investimento solo se questo garantisce l'aspettativa di un premio per l’investitore. Per porre in essere una analisi di questo genere è necessario, per ciascun anno del ciclo di vita del progetto, stimare in termini monetari le entrate e le uscite che il progetto presuppone per la sua realizzazione (in termini di costi e benefici). Un investitore razionale deciderà di intraprendere il progetto solamente se quest’ultimo potrà garantire, non soltanto il rientro dell'investimento iniziale, ma anche un appropriato tasso di rendimento, il cui valore dipende dalle caratteristiche del progetto e dal mercato di riferimento. È a tale scopo che i flussi di cassa vengono scontati all’attualità ad un tasso di sconto che prenda in considerazione il rendimento obiettivo dell’investitore, il premio per il rischio ed eventualmente la perdita di valore della moneta causata dall’inflazione (Scandizzo, P.L., 1992).
Generalmente un soggetto economico razionale preferisce, infatti, il consumo presente piuttosto che il consumo futuro e richiede un premio per il rischio nel caso in cui il flusso di cassa atteso non si verifichi (Bragg S. M., 2010).
Il valore attuale netto (VAN) e il tasso di rendimento interno (TIR) sono i principali criteri di selezione calcolati sulla base dell’analisi DCF (Nuti F. 2001).
Bibliografia
BRAGG S. M., (2010), The Ultimate Accountants' Reference Including GAAP, IRS & SEC Regulations, Leases, and More, John Wiley and Sons.
NUTI F. (2001), La valutazione economica delle decisioni pubbliche, Giappichelli, Torino.
PENNISI G. e SCANDIZZO P. L., Valutare l’Incertezza, L’Analisi Costi Benefici nel XXI Secolo, Giappichelli, Torino, 2003.
REISMAN A. (1973), Discounted cash flow analysis: stochastic extensions, Issue 1 of Monograph series, American Institute of Industrial Engineers.
SCANDIZZO P. L., La progettazione dell'impresa giovane, SGE (Società Generale Editrice), Napoli, 1992.
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