RICCHEZZA FINANZIARIA
Ammontare delle attività finanziarie nette in capo ad un soggetto economico. Relativamente ad un insieme di soggetti, quale un sistema economico, la ricchezza finanziaria designa la somma delle posizioni nette di questi nei confronti di soggetti esterni, in quanto le posizioni reciproche dei primi si elidono a vicenda. Non vi è pertanto ricchezza finanziaria aggregata per un sistema economico se non nella misura della sua posizione sull’estero. Le variazioni di tale grandezza, tanto per l’individuo che per il sistema, sono date dal saldo finanziario, pari alla differenza tra risparmi ed investimenti. Per il sistema economico vale la relazione aggregata (S - I) = (G - T) + (X - M), che indica l’identità contabile tra l’ammontare del saldo finanziario privato (S - I) e la somma del disavanzo pubblico (G - T) e l’avanzo delle partite correnti (X - M). La ricchezza finanziaria detenuta dai singoli soggetti, seppure non costituisca una grandezza aggregata, è tuttavia assai significativa poiché crescente con il grado di intermediazione dei flussi finanziari. Un elevato livello di intermediazione finanziaria, il quale implica un ingente valore della ricchezza finanziaria individuale, è indicazione della misura in cui erogatori e utilizzatori del risparmio, a parità del volume di questo, differiscono tra loro. La funzione ìntermediatrice, adempiuta dai sistemi fi- nanziari, ottiene di rendere quanto più efficiente l’utilizzazione delle risorse intermediate, oltre che, offrendo migliori condizioni di impiego del risparmio, di accrescere l’ammontare di queste. Lo sviluppo economico si accompagna necessariamente ad un accrescimento consistente dei flussi, e, dunque, della ricchezza finanziaria.